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Faltoni della Fabi: "Chiediamo incontro con Vittime Salva-Banche e associazioni dei consumatori"

"Leggiamo ancora di minacce di querela nei confronti di dipendenti di Banca Etruria, invece noi, chiediamo di abbassare i toni e per questo proponiamo un incontro alle associazioni che stanno seguendo in prima linea le vicende degli...

"Leggiamo ancora di minacce di querela nei confronti di dipendenti di Banca Etruria, invece noi, chiediamo di abbassare i toni e per questo proponiamo un incontro alle associazioni che stanno seguendo in prima linea le vicende degli obbligazionisti azzerati, a partire dall'Associazione Vittime del Salva-Banche e di Federconsumatori." Questo il messaggio lanciato da Fabio Faltoni dipendente e sindacalista in Nuova Banca dell'Etruria e segretario provinciale della FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani. Ecco la loro proposta che attende una risposta da parte delle associazioni chiamate in causa:

Come sappiamo, il decreto sui rimborsi agli obbligazionisti è uscito, ma ancora sono molti gli interrogativi che dovranno avere risposta; ora dobbiamo aspettare i due mesi di iter parlamentare - senza escludere che il decreto possa subire modifiche - e poi i decreti attuativi. Dopo la sua conversione in legge, i primi di luglio, ci saranno quattro mesi per avanzare le istanze di rimborso, che dovrebbero partire dopo sessanta giorni, quindi a settembre.

Speriamo così che le acque si siano calmate una volta per tutte, perché gli ingiusti e violenti attacchi alle filiali e ai lavoratori hanno provocato molti danni, ai lavoratori stessi e alle future prospettive di vendita di Nuova Banca Etruria. Purtroppo, leggiamo ancora - da parte di qualcuno - di minacce di ulteriori cause legali contro i lavoratori o di altre iniziative, se il decreto non verrà migliorato; e la cosa non ci piace per nulla. Sono mesi infatti che la FABI va chiedendo alle varie associazioni di abbassare i toni, di non scagliarsi contro i lavoratori, vittime incolpevoli della situazione.

Ed allora, proprio per fare un ulteriore passo in avanti, e approfittando del momento di relativa calma, la FABI - il più grande sindacato del settore bancario, organizzazione autonoma in quanto non legata ad alcuna confederazione sindacale - lancia una proposta alle varie associazioni di obbligazionisti e di consumatori, la proposta di un incontro con le rispettive delegazioni al fine di affrontare serenamente tutte le varie problematiche che sono state aperte in questi mesi, e per portare di fronte ad esse la voce dei lavoratori di banca. La proposta è indirizzata a tutte le associazioni, a partire ovviamente da "Associazione Vittime del Salva-banche" e "Federconsumatori", cioè quelle che si sono particolarmente distinte in attivismo.

Restiamo in fiduciosa attesa.

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