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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Export: le Pmi aretine “medaglia di bronzo” in Toscana

Arezzo si conferma “medaglia di bronzo” in Toscana per la crescita dell’export delle Piccole e medie imprese. Lo testimoniano i dati dello studio realizzato dal Centro Studi di Confartigianato, che vede proprio Arezzo, con un tasso di crescita...

Arezzo si conferma “medaglia di bronzo” in Toscana per la crescita dell’export delle Piccole e medie imprese. Lo testimoniano i dati dello studio realizzato dal Centro Studi di Confartigianato, che vede proprio Arezzo, con un tasso di crescita delle Pmi al 2,7%, al terzo posto in Toscana, dopo Firenze (5,4%) e Prato (4,2%).

Dato fondamentale, poi, il fatto che le piccole imprese sono in controtendenza: vanno meglio dei big nell’export. Lo certifica ancora lo studio di Confartigianato che racconta anche come il manifatturiero e l’alimentare siano protagonisti del ruolo giocato dai prodotti italiani sui mercati internazionali.

Per le cinque principali regioni esportatrici si osserva una dinamica dell’export nei settori Pmi superiore rispetto alla media del +3,9% in Piemonte con il +9,7% (pari a 924 milioni di euro in più), Emilia-Romagna con il +4,9% (pari a 670 milioni di euro in più), Veneto con il +4,8% (pari a 1.116 milioni di euro in più). Seguono appunto la Toscana con il +3,2% (pari a 440 milioni di euro in più) e Lombardia con il +1,2% (pari a 350 milioni di euro in più).

“Ecco quindi le imprese artigiane aretine, dal cuore di una regione, come la Toscana, che è al quarto posto assoluto per export Pmi - spiega il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti - stanno facendo sempre di più e meglio per incrementare le presenze sui mercati esteri e uscire dalla crisi, e lo fanno puntando decisamente sulla qualità dei prodotti, del Made in Italy, carta che si sta dimostrando sempre più vincente per mantenere forte la presenza sui mercati internazionali malgrado le gravi situazioni mondiali, vedi blocco mercato russo”.

“E su questo fronte ovviamente - spiega ancora Vannetti - le aziende del territorio trovano anche il forte impegno di Confartigianato nel seguire il cammino dell’export, sia dal punto di vista formativo, sia del credito, sia anche del monitoraggio dei mercati e delle presenze alle fiere internazionali”. “Gli artigiani della nostra provincia - conclude Vannetti - dimostrano di voler a tutti i costi agganciare il treno della piccola ripresa in atto, e si gettano sui mercati internazionali: di fatto vanno pian piano, con una crescita costante, a piantare bandierine sui territori del mondo, con prodotti di grande livello per il made in Italy e in Tuscany, con qualità sia nel progetto che nella manifattura, apprezzati proprio per questo dai consumatori dei grandi mercati mondiali”.

In generale occorre dire che anche nei settori della piccola e media impresa si evidenzia la frenata della domanda dei Paesi emergenti: la crescita del 3,9% dell’export nei settori di Pmi è trainata +5,5% delle economie avanzate mentre i paesi emergenti segnano un calo della domanda dello 0,4%. Su tale calo pesa in modo determinante la crisi economica della Russia: l’export nei settori di MPI nei Paesi emergenti al netto del mercato russo, infatti, è in salita del 3,5%, solo due punti percentuali in meno rispetto al +5,5% dei Paesi avanzati.

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