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Export: la meccanica fa volare la Toscana in Russia. Arezzo tra le performance migliori

E’ gran parte merito della meccanica se l’export dalla Toscana verso la Russia non è crollato come nelle altre regioni italiane. Tra il 2014 e il 2015 infatti, il comparto ha fatto segnare un +255% sul totale delle esportazioni dirette a Mosca...

E’ gran parte merito della meccanica se l’export dalla Toscana verso la Russia non è crollato come nelle altre regioni italiane.

Tra il 2014 e il 2015 infatti, il comparto ha fatto segnare un +255% sul totale delle esportazioni dirette a Mosca. Una performance davvero eccellente che ha fatto innalzare al 42,4 per cento il valore totale dell’export regionale nei confronti della Federazione russa per un corrispettivo di 746 milioni di euro di ricavo. La meccanica in questo contesto, da sola, vale ben 438 milioni di euro.

Le cifre sono quelle analizzate durante il secondo seminario italo-russo che si è svolto a Firenze la scorsa settimana su iniziativa dell’associazione Eurasia.

Stando a dati Istat elaborati nell’analisi presentata, Firenze è la provincia toscana che traina maggiormente l’export russo con un totale di 329,7 milioni di euro. Seguono Massa (226,1 milioni di euro), Arezzo (43,5 milioni), Lucca (36,9 milioni) e Prato (32 milioni).

“Il dato straordinario della meccanica si affianca però a un calo drammatico registrato in tutti gli altri comparti tra il 2014 e il 2015 – ha dichiarato al Corriere della Sera Enrico Bocci, presidente Confindustria Firenze – L’alimentare ha perso il 33 per cento, il tessile il 34, le pelli e il cuoio l’11 e l’arredamento il 21 per cento”.

A detta degli esperti, le misure restrittive imposte dall’Unione Europea alla Russia dal marzo 2014 in seguito alle vicende riguardanti la Crimea e l’Ucraina hanno generato non poche difficoltà.

Molti dei prodotti made in Tuscany hanno infatti risentito fortemente delle restrizioni commerciali imposte dall’UE alla Federazione. Nel 2015 il dato generale dell’interscambio tra Toscana e Russia è rimasto ferma sul miliardo di euro. Cifra che segna una perdita del 6,7% rispetto all’anno precedente. “Il dato delle esportazioni toscane verso la Russia – ha dichiarato Antonio Fallico dell’associazione Conoscere Eurasia – è la dimostrazione che le sanzioni, pur nel loro drammatico impatto, non hanno azzerato quanto fatto dalle imprese italiane in questi anni”. Ma nel 2016 qualcosa potrebbe cambiare. Ne è testimonianza l'esperienza dell'azienda aretina di arredamento Aba che, dopo aver affrontato alcune difficoltà, oggi è riuscita ad aprire un proprio ufficio a Mosca. "Il mercato è stato fermo un anno a causa dell’embargo e del cambio sfavorevole euro-rublo - ha sottolineato Massimo Giaccherini in una recente intervista - Adesso sembra ripartito e per noi questo vuol dire già alcuni progetti ben avviati. Abbiamo costruito anche una catena di locali in Venezuela, per un personaggio molto importante nato in Italia e che vive là.”

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