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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Export dell'oro, manca il ruggito del distretto di Arezzo. Giordini: "Momento complesso"

L'export dell'oro di Arezzo cresce con parecchia cautela. E, ancora una volta, sembra più un fenomeno legato al prezzo della materia prima che non un reale indizio di ripresa. I dati sono contenuti nell'approfondimento del Sole 24 Ore sull'export...

L'export dell'oro di Arezzo cresce con parecchia cautela. E, ancora una volta, sembra più un fenomeno legato al prezzo della materia prima che non un reale indizio di ripresa. I dati sono contenuti nell'approfondimento del Sole 24 Ore sull'export del sistema moda italiano, tratto dal monitor distretti di Intesa Sanpaolo che riguarda il secondo trimestre 2015.

"In realtà, l'andamento del distretto aretino non è poi così positivo - spiega Giordana Giordini, presidente della sezione orafi di Confidustria Toscana del Sud -. Occorrerebbe sapere quanto, poi, di questo export è destinato agli Stati Uniti, quanto a Cina e Medio Oriente, per poterne valutare la qualità".

Moda ok Nell'analisi del Sole viene considerato il sistema della moda tricolore, che - complessivamente - fa faville: +8,9% rispetto all'aprile-giugno 2014 ed esportazioni pari a quasi 8,2 miliardi. Un record. Sono compresi nel sistema 41 distretti dei settori calzature, concia, occhialeria, oreficeria, pelletteria e tessile-abbigliamento. E tra i più performanti, almeno in valori assoluti, ci sono proprio i distretti dell'oro.

L'oro italiano I dati sulle esportazioni dell'oreficeria nazionale paiono però gonfiati dall'incremento del prezzo della materia prima principale, costantemente al di sotto dei mille euro l'oncia nel secondo trimestre 2014 e costantemente al di sopra nello stesso periodo del 2015. Ma per valori assoluti l'oro è ciò che traina con maggior forza il sistema moda, seguito dall'occhialeria (+15,7%) capitanata dal gigante Luxottica.

La tabella a pagina 16 del Sole 24 ore di oggi

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L'oro di Arezzo Arezzo vede incrementare il fatturato del proprio distretto orafo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2014: 34 milioni in più. Nello stesso trimestre Vicenza cresce di 32,4 milioni, ma la vera sorpresa è Valenza, in rialzo addirittura di 224,6. La fetta del distretto aretino nei tre mesi vale oltre mezzo miliardo (517,4 milioni), performance che è superata da Valenza (557,2 milioni). Vicenza si accoda (408,7 milioni). E', tuttavia, un periodo ancora di assestamento, come già emerso dalla relazione della consulta orafa di Arezzo al termine di Vicenza Oro, con i problemi riscontrati nel primo trimestre (export indebolito, ma trainato dal prezzo delle materie prime) ancora da risolvere. "Il momento dell'oreficeria aretina non è dei migliori - chiude Giordana Giordini -, Valenza sta dimostrando grande intraprendenza, anche se i prodotti piemontesi sono più legati al gioiello, alle pietre preziose. Un modello per noi? Arezzo sta facendo altro, ma ha dimostrato nel tempo grande adattabilità ai cambiamenti".

@MattiaCialini

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