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Etruria: Rossi incontra i sindacati dei lavoratori. Il piano industriale di Ubi e la riorganizzazione sotto la lente d'ingrandimento

Toscana e Veneto sono le regioni che più di tutte le altre hanno dovuto far fronte al ciclone che si è abbattuto sul sistema bancario. Un tsunami in piena regola che ha travolto risparmiatori, imprenditori e impiegati che sono stati catapultati in...

Toscana e Veneto sono le regioni che più di tutte le altre hanno dovuto far fronte al ciclone che si è abbattuto sul sistema bancario. Un tsunami in piena regola che ha travolto risparmiatori, imprenditori e impiegati che sono stati catapultati in una realtà dove gli equilibri e gli assetti sono più che delicati.

E' proprio per fare il punto circa la situazione del sistema bancario in Toscana che il governatore della Regione Enrico Rossi ha deciso di prendere carta e penna e scrivere al ministro Padoan.

Una lettera che il presidente toscano si è impegnato a redigere ed inviare per chiedere un incontro faccia a faccia con il ministro e attivare un tavolo di confronto con Regione e organizzazioni sindacali sui cambiamenti in atto. L'annuncio è arrivato oggi da Firenze in occasione della riunione del tavolo sulle banche composto da Regione (presenti il presidente Rossi e l'assessore regionale con delega al credito Stefano Ciuoffo) e rappresentanti delle parti sociali. Sotto la lente d'ingrandimento e attenzione delle amministrazioni locali sono finite ovviamente le situazioni riguardanti i nuovi assetti dell'ex Banca Etruria (con la nuova proprietà di Ubi Banca), le ripercussioni del crac delle banche venete, il piano di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena. Queste e altre criticità di dimensioni minori riguardano, secondo la stima dei sindacati, ben 15.000 lavoratori in Toscana (su un totale di 24.000). Si stimano infine in circa 3-4.000 i lavoratori che, in seguito a questi processi, potrebbero uscire dal perimetro produttivo, in larga misura con provvedimenti di prepensionamento. "Questi numeri – ha detto Rossi - di per sé evidenziano la portata del cambiamento in atto anche solo a livello occupazionale. Si prospettano scenari delicati per tanti lavoratori ed è interesse di tutti che questi percorsi di per sé traumatici, non siano troppo penalizzanti. A questo si aggiunge poi il bisogno di valutare il quadro che si sta aprendo per la nostra economia, in virtù dell'arrivo di gruppi bancari con direzioni esterne alla Toscana. E' necessario capire come intenderanno interloquire con il nostro tessuto economico, e quali saranno le ricadute sul terreno decisivo del credito. Sono interrogativi importanti di fronte ai quali, nel rispetto delle nostre competenze, vogliamo avere degli elementi di conoscenza in più". In quest'ottica il presidente fisserà nell'agenda delle prossime settimane due incontri: il primo con i rappresentanti sindacali di Ubi banca (Nuova Banca Etruria) al fine di conoscere il parere dei lavoratori sul piano industriale che è stato recentemente presentato. Il secondo incontro, analogo, con i rappresentanti sindacali di Monte dei Paschi, dal momento in cui anche loro saranno a conoscenza del piano industriale che dovrebbe essergli consegnato a giorni. "Voglio ascoltare per capire e accompagnare questo percorso di cambiamento. E chiederò ai vertici delle banche in questione di trasmettere periodicamente alla Regione i dati necessari a monitorare l'effetto sul territorio dei relativi piani industriali, con particolare riferimento al credito alle imprese. E' interesse dell'intera comunità regionale preservare il patrimonio di professionalità, di lavoro e di presenza sul territorio delle banche, e vegliare per un credito più efficiente, che sappia ricostituire quel necessario rapporto fiduciario con i cittadini. Un rapporto fortemente incrinato dalle vicende degli ultimi anni".

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