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Etruria, l'ad Manella ad Arezzo: "Torniamo a fare banca per bene", centro direzionale "potente e sul territorio"

"I centri direzionali saranno nel territorio e saranno ancora più forti di prima in modo tale da garantire più stabilità alla banca". Sono queste le prime parole di Silvano Manella, ad di Banca Tirrenica (Ubi Banca), nel giorno del suo primo...

"I centri direzionali saranno nel territorio e saranno ancora più forti di prima in modo tale da garantire più stabilità alla banca".

Sono queste le prime parole di Silvano Manella, ad di Banca Tirrenica (Ubi Banca), nel giorno del suo primo incontro pubblico ad Arezzo.

Il manager è stato inequivocabile su quelli che saranno i prossimi step che attendono l'istituto di credito aretino, nato dalle ceneri della vecchia Etruria ed entrato a far parte nei mesi passati della grande famiglia Ubi. Sguardo rivolto al futuro ed piedi ben piantati a terra per garantire ai propri dipendenti e clienti di poter contare su una realtà solida e vicina alle esigenze di ognuno. Queste le componenti principali sulle quali si baserà l'operato della banca. "Noi vogliamo abbracciare il territorio e fare in modo di creare sviluppo - ha sottolineato Manella - sono certo che potremo tranquillamente perseguire questo scopo anche grazie alle risorse umane su cui possiamo contare. I nostri 1300 dipendenti, che io conosco dal 18 gennaio scorso, hanno un enorme valore. E sono loro la nostra più grande ricchezza. I nostri clienti infatti continuano ad avere fiducia nell'istituto di credito proprio grazie a queste persone. Noi con il nostro arco e con le nostre frecce cercheremo di fare del nostro meglio per sviluppare questa banca. C'è voglia di ripartire e tornare a fare banca per bene". Avviate anche le trattative riguardanti la parte sindacale. "Si sono aperte oggi - spiega ancora Manella - andranno avanti ancora per 50 giorni e poi vedremo quale sarà l'evoluzione. Quello che conta saranno le direzioni territoriali e saranno forti ed avranno poteri importanti che tuteleranno al massimo le varie realtà locali. Dal punto di vista occupazionale nessuno perderà il proprio posto di lavoro. Vedremo dove sarà la sede della macroarea".

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