Etruria, Fabi: "Tutti colpevoli, nessun colpevole. Indegno rimpallo di responsabilità"
La nota di Fabio Faltoni
Fabio Faltoni, sindacalista in Ubi Banca e segretario provinciale coordinatore della Fabi, torna sul tema Banca Etruria.
Dopo la sentenza della Corte europea di Giustizia - dice - si è scatenato un tutti contro tutti ai massimi livelli istituzionali italiani ed europei; un rimpallo di responsabilità e un polverone poco dignitoso, che speriamo non porti - alla fine - ad un assolutorio “tutti colpevoli, nessun colpevole”.
La nota Fabi
Che la procedura di “risoluzione” di BancaEtruria e delle altre banche non fosse l’unica possibilità da seguire, lo sapevamo bene e spesso lo abbiamo detto in passato; infatti, un intervento del Fitd – Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per istituti che rappresentavano solo l’1% del sistema, avrebbe potuto provocare, da parte Ue, una procedura di infrazione, come se ne vedono tante per l’Italia e anche per altri Paesi, ma avremmo salvato gli obbligazionisti, gli azionisti e avremmo evitato tanti dolori ai lavoratori delle banche e, soprattutto, a quelli coinvolti nelle note vicende giudiziarie.
Insomma, si poteva scegliere il male minore ed evitare pure tutte le scosse al sistema bancario italiano, scosse che forse possono non essere dispiaciute a qualche altro Paese Ue.
Comunque, e procedendo in maniera pragmatica, serve ora che l’Italia ottenga subito il totale rimborso a tutti i risparmiatori coinvolti.
Poi, che si faccia carico del problema la politica, in vista delle Europee di fine maggio. A breve conosceremo i nomi dei candidati anche dell’Italia centrale, ci aspettiamo da tutti un esplicito e forte impegno - una volta eletti – a pretendere chiarezza a Bruxelles su quanto veramente accaduto per BancaEtruria e le altre, nonché sulle reali motivazioni. Quando verranno in campagna elettorale in terra d’Etruria, ci piacerebbe ascoltare impegni concreti.
Infine, vorremmo che la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche - che da poco ha avuto il via libera anche dalla Camera – procedesse pure coi dovuti approfondimenti su questi strani “giochi” (continentali e nazionali) sulle pelle di quattro piccole banche.