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Estra verso la quotazione in Borsa. Macrì: "Un'opportunità per la crescita"

"E' un primo passaggio importante, ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione, in un clima costruttivo, che hanno fatto una seria analisi in commissione e che ha portato al parere favorevole." Così Francesco Macrì, presidente...

"E' un primo passaggio importante, ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione, in un clima costruttivo, che hanno fatto una seria analisi in commissione e che ha portato al parere favorevole."

Così Francesco Macrì, presidente di Estra, commenta l'esito positivo uscito dalla commissione bilancio nella giornata di ieri e che apre la strada alla quotazione nel mercato azionario della multiutility Toscana.

Estra infatti si avvia ad essere una società quotata in Borsa.

Il parere della commissione è un atto obbligatorio e non vincolante, ma che comunque segna il cammino della società che si occupa di gas ed energia.

Due dei tre soci pubblici, Consiag Prato (44%) e Intesa Siena (28%) hanno già approvato la quotazione in Borsa di Estra. La pratica aretina arriverà in consiglio comunale per l'approvazione il 9 febbraio, poi toccherà ai sindaci dell'assemblea di Coingas (dove Arezzo rappresenta il socio di maggioranza con il 45%) a esprimere il loro voto, l'ultimo passaggio assembleare si terrà poi tra i soci di Estra.

"A questo punto - spiega Macrì - si aprirà un processo di quotazione complesso interno ad Estra, dove alcuni passaggi interni sono già stati cmopiuti, ma ci saranno una serie di adeguamenti e di verifiche per preparare i dossier destinati agli organi di controllo e vigilanza delle aziende quotate in Borsa."

Ieri in commissione a spiegare la portata dell'operazione di posizionamento di Estra nel mercato azionario, a fianco del presidente Macrì, l'amministratore delegato Alessandro Piazzi e l'advisor Kon rappresentato da Francesco Ferragina.

In Borsa sarà collocato al massimo il 49% del pacchetto di Estra, così che la maggioranza resti di proprietà pubblica e impedisca possibili scalate da parte dei principali competitor.

"Questo processo è un'opportunità per avere le risorse necessarie per consolidare la crescita di Estra, ora siamo la più piccola delle più grandi quindi servono risorse per crescere."

Insomma, servono risorse per altri investimenti, per essere pronti per le prossime gare per la distribuzione del gas. La quotazione conferisce ad Estra lo status di grande azienda con controllo pubblico e consente di aprirsi ad azionariato istituzionale e diffuso.

Un'opportunità anche per le amministrazioni locali, soci di Estra, che non possono che beneficiare dei risultati della multiutility.

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