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Ecco una nuova invenzione dell’Unione Europea per scipparci meglio le banche

Intanto che Lorsignori erano tutti impegnati nel sostenere la candidata perdente nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, dando così un ulteriore significativo saggio della loro lungimiranza politica, in Europa è stato data un’altra...

Intanto che Lorsignori erano tutti impegnati nel sostenere la candidata perdente nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, dando così un ulteriore significativo saggio della loro lungimiranza politica, in Europa è stato data un’altra picconata alla tutela del sistema bancario e del risparmio.

Con una spettacolare sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea di qualche giorno fa, Lorsignori hanno testato un altro strumento pronto all’uso per far scippare le banche. Infatti la Corte ha incredibilmente avallato la procedura per la quale è possibile fare un aumento di capitale anche se l’assemblea dei soci, cioè dei proprietari, è contraria, consentendo così il sostanziale esproprio della banca.

Il fatto riguarda una banca irlandese dove alcuni anni fa, sempre sulla base del solito truffaldino programma di “aiuti” europei imbastito da qualche scagnozzo, qualcuno decise che occorreva aumentare in maniera importante il capitale sociale. Dopodiché, e nonostante il parere contrario dell’assemblea dei soci, il governo irlandese ottenne una ingiunzione da parte di un tribunale sempre sulla base del mitologico programma di “aiuti” europeo per la quale l’aumento dei capitale venne fatto espropriando, nella sostanza, i vecchi soci. Così, con tutta tranquillità.

E la Corte, facendo strame quanto meno di qualsiasi principio di difesa della proprietà privata, ha deciso che era tutto regolare. La filosofia di fondo che impronta anche questa storia è sempre la solita, cioè quella applicata di fatto con i nostri risparmiatori espropriati azionisti ed obbligazionisti subordinati della vecchia Banca Etruria e delle altre tre banche. Sulla base di fantasmagorici programmi europei, direttive europee, ed altri consimili imbrogli, peraltro mai votati da nessun Popolo europeo, e in nome della presunta stabilità finanziaria europea evidentemente considerata più importante rispetto alla vita delle persone e delle famiglie, le banche possono essere espropriare tout court. Punto. Tanto è vero che la Corte Europea non ha detto che l’aumento di capitale andava fatto in quanto indispensabile, e che andava fatto nell’importo stabilito dal Governo irlandese. La Corte si è in sostanza limitata a dire che qualcuno lo aveva deciso e, implicitamente, che quindi andava bene.

E’ allora bene rendersi conto che, come la confisca subìta dai nostri risparmiatori era stata nelle linee generali già testata in piccoli pesi quali Cipro e la Slovenia prima di essere applicata anche da noi, è facile prevedere che anche questa esperienza irlandese troverà, presto o tardi, applicazioni anche a queste latitudini. Insomma il baraccone di carta pesta a trazione tedesca chiamato Unione Europea si è dotato, con l’avvallo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, di un altro strumento per meglio procedere nell’esproprio anche del nostro sistema bancario. Sarebbe quindi bene che Lorsingori tirassero fuori la testa dalla sabbia dove si sono nascosti per sperare di farsi dimenticare almeno per un po’ dal signor Trump, e si ricordassero di tutelare realmente le persone. Sempre che non siano d’accordo con queste manovre ai danni delle famiglie e dell’interesse nazionale.

Certo è, e deve essere ben chiaro, che con tutto quello che stiamo subendo da almeno un anno a questa parte nessuno potrà più dire che non sa, o che non ha capito. E poi Lorsignori si meravigliano e si addolorano per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, per il signor Trump che diventa presidente degli Stati Uniti, per la morte dell’Euro. Morte che è solo da certificare ufficialmente: questione anche questa solo di tempo, niente altro che di tempo.

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