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Decreto rimborsi, le reazioni. Codacons: "Verso il ricorso al Tar", Giorgianni: "Domani di nuovo in piazza"

All'indomani dell'approvazione del decreto sulle banche, che disciplina i rimborsi per gli oltre 10 mila possessori di obbligazioni subordinate delle 4 bad bank, le reazioni si fanno numerose e in alcuni casi le prese di posizione sono categoriche...

All'indomani dell'approvazione del decreto sulle banche, che disciplina i rimborsi per gli oltre 10 mila possessori di obbligazioni subordinate delle 4 bad bank, le reazioni si fanno numerose e in alcuni casi le prese di posizione sono categoriche.

"Nuove mobilitazioni" sono annunciate in una nota dal Codacons: secondo l'associazione il decreto "prevede inaccettabili rimborsi parziali per gli obbligazionisti coinvolti nel salvataggio delle 4 banche". Non solo, il Codacons spiega che sta "ricevendo da ieri le proteste degli obbligazionisti fortemente critici verso le norme sugli indennizzi".

"I risparmiatori si sentono presi in giro e umiliati dai criteri fissati dal Governo sui rimborsi - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Per tale motivo daremo vita non solo a mobilitazioni di protesta sul territorio, ma ad una vera e propria battaglia legale contro il decreto sulla banche. Il nostro ufficio legale sta già lavorando per impugnare il provvedimento al Tar e portarlo in Corte Costituzionale, e invitiamo tutti gli obbligazionisti che intendano tutelare la propria posizione a prendere contatti con la nostra associazione per far cadere sul Governo una valanga di ricorsi” – conclude Rienzi.

Sempre sul piede di guerra l'associazione Vittime del Salvabanche che attraverso le parole della sua presidente Letizia Giorgianni esprime forti perplessità:

letizia-giorgianni-banca-etruria-vittime-salvabanche"Oggi più che mai - scrive Giorgianni - occorre che il nostro gruppo rimanga unito e compatto per continuare insieme un percorso che, occorre riconoscerlo, ha portato qualche miglioramento rispetto alla nostra situazione iniziale. Il decreto è finalmente uscito, e come ci immaginavamo lascia ingiustamente scoperte alcune fasce di risparmiatori che devono essere ancora da noi tutelati.

La battaglia non è terminata, e ricordiamo che questo decreto può ancora essere perfezionato tramite gli emendamenti. L’Associazione non intende assolutamente fermarsi, ma continuerà a battersi affinché ci sia una soluzione accettabile per tutti.

Per far questo intanto intendiamo aderire domani al corteo indetto dalla Cgil di Arezzo.

In seguito, oltre ai necessari incontri per definire insieme il da farsi, come Associazione promuoveremo due incontri in almeno due città, logisticamente raggiungibili dalla maggior parte dei nostri associati, dove, a spese dell’Associazione nomineremo dei consulenti esterni che, con il testo del decreto lo spiegheranno a tutti nel dettaglio, dando la possibilità agli intervenuti di ragionare al meglio sulle scelte più convenienti e ragionevoli da fare.

Dopo di ciò promuoveremo anche incontri con dei legali per indirizzare al meglio ogni associato.

Il nostro percorso insieme non è finito"

Duro poi l'intervento della deputata pentastellata aretina Chiara Gagnarli:

gagnarli-chiara-520x276"Si sta delineando l'ennesima beffa, la presa in giro più atroce per i risparmiatori truffati dal 'salva-banchieri' di novembre. I criteri annunciati per i rimborsi sono infatti confusi e comunque inadeguati, come si evince dalle parole dello stesso ministro Padoan". Lo denunciano i parlamentari M5S.

"Lo spartiacque temporale del 12 giungo 2014 è ridicolo e il forfait dell'80% è arbitrario e inaccettabile", aggiungono.

"In più si profilano nel decreto diversi regali alle banche tra cui la novità del pegno non possessorio a garanzia dei crediti. Un istituto giuridico - chiude il M5S - che rischia di mandare in pezzi il mondo delle Pmi: quel tessuto produttivo che sostiene il Paese, che non va avanti da parassita grazie agli amici degli amici e che, per questo, non interessa al governo delle lobby. Il M5S farà di tutto per neutralizzare l'ennesimo attacco ai cittadini italiani onesti".

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