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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Decreto Liquidità, oltre 2.900 aziende aretine hanno chiesto i finanziamenti. Fabi: "Domande per 56milioni di euro"

Dalle filiali aretine sono state inoltrate al fondo Pmi  2.926 richieste di finanziamento totali, delle quali ben 2.695 per gli importi più bassi, quelli fino a 25 mila euro

Oltre 2.900 richieste, per un totale di 56,2 milioni di euro. Sono quelle inoltrate dalle aziende della provincia di Arezzo per accedere ai finanziamenti previsti da decreto Liquidità. A fare il punto della situazione è la Fabi – Federazione Autonoma Bancari Italiani - che ha presentato un dettagliato report sull’andamento del decreto che concede garanzie pubbliche per finanziamenti bancari a piccole e medie imprese e ai professionisti.

L'andamento nazionale

Ad oggi, le domande che le banche italiane hanno presentato al Fondo piccole medie imprese sono state 329.393 (per circa 15 miliardi di euro), delle quali 296mila per prestiti fino a 25mila euro (per un totale di 6,2 miliardi di euro), mentre le altre per importi fino a 800mila euro.
Della tipologia “fino a 25mila euro”, il 7,7% (n. 22.846) del dato nazionale arriva dalle filiali bancarie della Toscana, per un importo totale richiesto pari a 474 milioni di euro.

Gli aretini sono secondi in Toscana

Ma cosa è accaduto ad Arezzo? Spostando la lente sul territorio aretino si scopre che la provincia si posiziona al secondo posto tra quelle toscane (col 12% regionale), ovviamente dopo Firenze, per numero di richieste. Dalle filiali aretine sono state inoltrate al fondo Pmi  2.926 richieste di finanziamento totali, delle quali ben 2.695 per gli importi più bassi, quelli fino a 25 mila euro. L'ammontare totale è pari a 56,2 milioni di euro, con una media di 20mila 859 euro. Dopo Firenze (con 6.456 istanze totali presentate) e Arezzo (2.926), in Toscana troviamo la provincia di Lucca (n. 2.690), Pisa (2.554) e Siena (2.368).

"Le 180 filiali di banca della nostra provincia - dice Fabio Faltoni di Fabi -  con i loro circa duemila dipendenti, stanno lavorando a pieno regime, sin dal primo momento dell’uscita del Decreto Liquidità.  Dipendenti che operano per le comunità e per l’economia dei territori, consapevoli di svolgere un servizio pubblico essenziale. La Fabi Arezzo li ringrazia tutte e tutti, uno ad uno, dato che non lo fanno altri".

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