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Economia

Parrucchieri ed estetiste: "Riaprire al più presto in sicurezza e contro l'abusivismo"

Marzocchi e Tacconi: le proposte di Confartigianato Arezzo per garantire la salute di clienti e personale

Riapriamo al più presto le attività per la cura della persona, ma facciamolo in sicurezza. Si riassume così la proposta che verrà presentata al governo su iniziativa di Confartigianato Benessere.

Nel documento viene rappresentata la situazione di estrema difficoltà in cui versa il comparto, anche con riferimento all’intensificarsi delle pratiche abusive nonché dell’esposizione a politiche commerciali aggressive da parte di produttori /fornitori, che stanno inducendo all’acquisto di prodotti e presidi che vengono indicati come utili o addirittura obbligatori al momento della riapertura. 

A sostenere tale posizione sono Pierluigi Marzocchi presidente di Confartigianato Benessere e Fabrizio Tacconi presidente di Confartigianato Acconciatori che concordano nel far riprendere l’attività a parrucchieri ed estetiste in tutta sicurezza per clienti e lavoratori e mirano a ripristinare la legalità dopo i tanti casi di abusivismo che si sono verificati durante la fase di chiusura. 

“La chiusura delle attività di acconciatura ed estetica imposta con DPCM dell’11 marzo 2020 – ricordano ad una voce Tacconi e Marzocchi - ancorché accolta con favore delle imprese del settore nella consapevolezza della criticità della situazione, ha provocato con il passare delle settimane, oltre all’evidente danno economico per le imprese, un disagio crescente tra i cittadini che si sono visti privati, in aggiunta alle altre misure attuate dal Governo per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, della possibilità di fruire di quei servizi di cura della persona utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico al quale tanta importanza viene attribuita dalla comunità scientifica”. 

“Purtroppo gli effetti – proseguono i due presidenti - si sono resi evidenti già dopo pochi giorni e si sono concretizzati in un aumento esponenziale del già elevato livello di abusivismo che affligge il settore. E anche se non sono mancate le sanzioni, si tratta di ben poca cosa rispetto alla reale portata del fenomeno. Si tratta, verosimilmente, di soggetti che già esercitavano l’attività in forma abusiva, in assenza di ogni garanzia – sottolineano Tacconi a Marzocchi - sia sul piano formativo che igienico-sanitario e che rappresentano ancor più in questo momento un serio rischio per la salute dei cittadini, oltre che danneggiare ulteriormente sul piano economico le aziende in regola”.

All'abusivismo poi si aggiunge la speculazione. “Si è registrata – denunciano i due presidenti di settore - un’allarmante diffusione di iniziative che, in nome dei più disparati protocolli da adottare alla riapertura, offrono prodotti e/o presidi a prezzi maggiorati fino a 10 volte il normale prezzo di vendita.” Insomma la situazione, oltre che suscitare un inasprimento di controlli e sanzioni, rende opportuna la riapertura di queste attività, ma con le dovute misure di sicurezza.

“Sarebbe opportuno - suggeriscono Tacconi e Marzocchi - prevedere una riapertura dei saloni di acconciatura e dei centri estetici subordinata all’applicazione di misure di carattere igienico-sanitario che vadano ad integrare le stringenti disposizioni in materia che gli operatori già rispettano in ossequio delle varie norme di settore.”

Ed ecco le misure proposte da Confartigianato Benessere

Proposte di carattere organizzativo: svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento (telefonico, tramite app o mail), presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici; permanenza dei clienti all’interno dei locali limitatamente al tempo strettamente; indispensabile all’erogazione del servizio/trattamento; adozione – per le imprese maggiormente strutturate - di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti. 

Limitatamente ai saloni di acconciatura che – contrariamente ai centri estetici – normalmente non dispongono di spazi chiusi nell’ambito dei quali circoscrivere la presenza ad un solo cliente per operatore: delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile; utilizzo di postazioni alternate sia nella zona del lavaggio che nelle zone trattamenti; distribuzione della clientela tra gli addetti in modo tale che ciascun operatore abbia in carico un massimo di due clienti contemporaneamente qualora uno dei due sia in fase di attesa tecnica (tempo di posa del colore).

Proposte di carattere igienico-sanitario: utilizzo mascherina e guanti; igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio; disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo; utilizzo, ove possibile, di materiali monouso e lavaggio a temperatura adeguata e con prodotti igienizzanti dei materiali in tessuto; posizionamento di soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza di tutte le postazioni lavoro, a disposizione di operatori e clientela.

Misure aggiuntive per i centri estetici: utilizzo di soprascarpe monouso; utilizzo di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti; accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, ed arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento.

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