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Economia

"Dimenticati dal decreto, per noi nessuna data di riapertura", l'allarme di bed and breakfast e affittacamere

"Pur comprendendo il momento di particolare difficoltà noi titolari di B&B, affittacamere, case vacanze e simili, richiediamo un'indicazione di massima del piano di riapertura delle nostre attività, così come hanno avuto altre categorie, per poterci organizzare per tempo"

Dimenticati dal decreto. I proprietari di case vacanze e bed and breakfast, gli affittacamere dell'Aretino lanciano il loro grido d'allarme. E lo fanno insieme a Confartigianto Turismo, che si fa portavoce di una situazione a dir poco paradossale. 

"Abbiamo ascoltato attentamente la conferenza stampa del presidente del Consiglio - dice Barbara Lancini, presidente  provinciale di Confartigianato Turismo - e non c'è stato alcun accenno alla nostra categoria, come se ci avessero completamente dimenticati. Pur comprendendo il momento di particolare difficoltà noi titolari di B&B, affittacamere, case vacanze e simili, richiediamo un'indicazione di massima del piano di riapertura delle nostre attività, così come hanno avuto altre categorie, per poterci organizzare per tempo."

A questo riguardo la presidente di Confartigianato Turismo chiede anche indicazioni circa le misure di sicurezza da adottare "occorrono delle linee guida specifiche per il nostro settore, in modo da garantire la sicurezza nostra e degli ospiti, ma anche per evitare eventuali sanzioni amministrative e penali che comprometterebbero ancora di più una situazione già di estrema fragilità." 

Le strutture ricettive, come sottolinea Elena Terziani, vice presidente provinciale di Confartigianato Turismo, possono avere strutture molto diverse tra loro. E non c'è chiarezza sul tipo di provvedimenti che dovranno prendere in attesa di una tanto sperata riapertura. Gli esempi sono numerosi.

"Si tratta di strutture spesso inserite all'interno di condomini o, in alcuni casi, in palazzine che i proprietari condividono con gli ospiti. Uno dei punti di maggior criticità è rappresentato dalla colazione (servizio obbligatorio per i b&b ma non per gli affittacamere) essendo un momento di aggregazione in spazi molto spesso insufficienti a garantire il distanziamento sociale di legge. A questo proposito chiediamo pertanto alla Regione Toscana, in quanto ente competente, una deroga  provvisoria all’obbligo di fornire la colazione e la possibilità di proporre ai potenziali clienti tariffe colazione esclusa."

Insomma dubbi e interrogativi non mancano e sono rivolti alle istituzioni, al Governo, ma anche alla Regione e agli Enti locali, ciascuno secondo le proprie competenze. "Siamo fiduciosi - conclude Lancini - che la nostra categoria non venga lasciata indietro e che la grave crisi che ha colpito sa subito il nostro settore venga presa in massima considerazione.“

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