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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Giotto / Via XXV Aprile

Nuovo contratto nazionale esercizi, ristorazione e turismo: se ne parla da Ascom

Domani alle ore 15.30 ad Arezzo nella sede di Confcommercio il roadshow di Fipe che spiega gli aspetti del nuovo Contratto

Dopo una lunga e complessa negoziazione, è stato firmato il primo Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo. Fipe, tra le firmatarie dell'accordo, promuove una seconda tranche di incontri nelle varie regioni italiane per spiegare nel dettaglio, direttamente sul territorio, i contenuti del nuovo CCNL e cosa comporta per i lavoratori del settore.

Una delle tappe del roadshow è in programma ad Arezzo domani, martedì 19 febbraio, alle ore 15.30 presso la sede della Confcommercio in via XXV Aprile. I lavori, moderati dalla vicedirettrice aretina Catiuscia Fei, si apriranno con i saluti della presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini e del vicepresidente vicario nazionale di Fipe-Confcommercio Aldo Cursano. Per la parte tecnica interverranno per conto di Fipe Silvio Moretti (direttore area sindacale, previdenziale, formazione) e il funzionario Andrea Chiriatti.

Nel corso dell'incontro sul nuovo Contratto nazionale Fipe presenterà i dati aggiornati sull'occupazione dipendente nei pubblici esercizi di Arezzo.

Aldo Cursano-2I dati su Arezzo

Per quanto riguarda la provincia di Arezzo sono 3.280 i lavoratori operativi in bar e ristoranti (il 6,2% degli addetti della regione), con la componente femminile che prevale su quella maschile (1.285 uomini contro 1.995 donne). Per quanto riguarda la tipologia di contratto il 76,1% (2.495) è a tempo indeterminato, il 66,5% dei contratti (2.181,3) è part time. Sul fronte della nazionalità, 2.273 addetti (il 69,3%) sono di nazionalità italiana, mentre i lavoratori stranieri sono 1.007.

Lo scenario regionale

Lo scenario complessivo regionale della Toscana vede 53.252 lavoratori dipendenti, di cui 36.581 a tempo indeterminato (il 68,7%), e 4.657 stagionali (l'8,7%). I contratti part time sono 31.750, il 59,6%. Le donne impiegate nella ristorazione a livello regionale sono 27.594 (il 51,8%), mentre i lavoratori di nazionalità straniera sono 15.500 (il 29,1%).

Il nuovo CCNL

Il nuovo contratto è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti di Fipe, Angem, Legacoop Produzione e Servizi, in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del settore, mentre per la parte sindacale è stato firmato dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

"Il nuovo CCNL, indipendente e svincolato dai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro - dichiara Fipe -. Ci proponiamo di presentare i contenuti di questo storico accordo alle associazioni di categoria presenti sul territorio, che operano a contatto diretto con i lavoratori: l'obiettivo è di fornire un'informazione puntuale e chiarire eventuali dubbi sul nuovo contratto di lavoro di riferimento, il primo dedicato al settore del fuoricasa italiano. Siamo certi che le importanti innovazioni previste potranno garantire una maggiore flessibilità operativa, favorendo quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell'economia italiana".

Il nuovo CCNL si rivolge in particolare a bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi. Tra i punti principali dell'accordo figurano un aumento in busta paga di 100 euro a regime, rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività.

A fronte del proliferare di forme di dumping contrattuale, ovvero di contratti firmati senza un'adeguata rappresentanza, il nuovo CCNL siglato da Fipe mette in evidenza l'importanza di allargare gli strumenti di welfare per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi nel settore. A questo proposito il nuovo accordo ribadisce inoltre l'obbligatorietà all'iscrizione al fondo di assistenza sanitaria integrativa Fondo Est delle aziende che applicano tale contratto, e stabilisce il diritto irrinunciabile dei lavoratori all'erogazione delle prestazioni sanitarie fornite dal Fondo stesso. Per quanto riguarda lo scenario delle iscrizioni dei dipendenti al Fondo Est per l'assistenza sanitaria integrativa, nel territorio di Arezzo risultano iscritti 1.918 lavoratori dipendenti (con una copertura del 76,9%) e 432 imprese.

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