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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Continua lo scarica barile sulla vecchia Banca Etruria

Nel compleanno del patatrac che ha travolto i risparmiatori che avevano investito nei titoli della Vecchia Banca Etruria scopriamo una singolare posizione sulla vicenda di Consob, che è l’autorità che vigila sui mercati finanziari. Leggiamo...

Nel compleanno del patatrac che ha travolto i risparmiatori che avevano investito nei titoli della Vecchia Banca Etruria scopriamo una singolare posizione sulla vicenda di Consob, che è l’autorità che vigila sui mercati finanziari. Leggiamo infatti che Consob starebbe valutando se sanzionare i passati vertici della vecchia Banca Etruria. La storia sembrerebbe essere proposta grosso modo così: in sintesi la piccola e provinciale vecchia Banca Etruria avrebbe in qualche modo depistato Consob almeno nei momenti della emissione dell’aumento di capitale del 2012 e dell’emissione del prestito obbligazionario del 2013.

Se questa è effettivamente la versione, si vorrebbe in maniera subliminale significare che diversamente gli anzi detti aumento di capitale e prestito obbligazionario non sarebbero stati consentiti? Da questo si dovrebbe forse dedurre che la potente Consob si è bevuta tutto quello che le veniva prospettato da una banchetta di provincia senza nessun vaglio critico, senza nessuna incisiva indagine sul campo, senza nessuna ficcante attività di intelligence? Se le cose fossero realmente andate così, Consob andrebbe chiusa immediatamente. Per le esigenze burocratiche basterebbe un ufficio postale dove ognuno deposita quello che vuole e ci viene messo un timbro sopra. Tra l’altro par di capire, regolarmente a mezzo stampa come è sottinteso, che Consob avrebbe scoperto le presunte inadeguatezze della vecchia Banca Etruria soltanto lo scorso mese di giugno perché, in buona sostanza, Banca d’Italia non avrebbe comunicato a Consob i rilievi mossi a suo tempo nei confronti della vecchia banca Etruria. Se è così la questione potrebbe diventare farsesca, se non ci trovassimo nel bel mezzo di una tragedia che ha distrutto i risparmi di tante famiglie.

Eppure nell’inverno scorso ci siamo sorbiti sulla stampa per settimane, se non per mesi, stralci di presunti verbali della Banca d’Italia, peraltro diffusi da non si sa chi, dove venivano squadernate le supposte irregolarità commesse dai vecchi vertici. I telegiornali nazionali hanno dedicato per settimane servizi sopra servizi all’argomento. Dobbiamo forse pensare che in Consob non si leggano i giornali e non si guardi la televisione? Insomma al di là delle eventuali irregolarità commesse dagli organi della vecchia Banca Etruria, che chi di dovere nel caso giudicherà, sembra di assistere ad un’altra puntata del gigantesco scarica barile che pare andare avanti da ormai un anno a questa parte. Tuttavia, ed in attesa che qualcuno ci dica come sono andate veramente le cose, ci sono però alcune singolarità tutte italiane da mettere in evidenza. Per ora limitiamoci a dire che tanto Consob quanto Banca d’Italia potrebbero essere chiamate a dare spiegazioni sul loro operato, anzi è molto probabile che presto o tardi siano chiamate a farlo. E forse trovandosi su posizioni contrastanti con vari soggetti, compresi magari anche con i vecchi amministratori. E allora come si spiega che l’ordinamento consenta a Consob, come del resto a Banca d’Italia, di poter continuare a comminare sanzioni ai vecchi amministratori? E poi, se questi rilievi di Banca d’Italia, noti o ignoti che fossero a Consob, erano così gravi e decisivi, per quale ragione dall’ultimo di essi sarebbero passati a quanto pare ben due anni prima della scelta di commissariare la banca? L’unica cosa sicura è che, purtroppo, tutta la vicenda si aggroviglia sempre di più, tra uno scarica barile e l’altro. Invece ci sarebbe bisogno di chiarezza, di luce, di trasparenza. Ma non è finita qui, nessuno si illuda.

p.s. leggiamo che la Nuova Banca Etruria, e le altre banche “risolte”, dovrebbero essere cedute con una complessa operazione finanziaria che comporta un significativo, ed esplicito, intervento pubblico. Era meglio se Lorsignori ci pensavano un anno fa ed evitano questo inutile sconquasso. O era proprio lo sconquasso del sistema bancario italiano l’obbiettivo di qualcuno?

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