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Economia

#Etichettadays, Coldiretti Arezzo: "Superate le 10mila firme. Sprint finale nelle piazze e nei mercati"

Un prodotto alimentare su 4 a rischio “fake” da salumi a latte bambini. Coldiretti Arezzo in campo da 12 mesi con la petizione “Scegli l’origine”

E’ stato un anno di forte mobilitazione, quello che ha visto la Coldiretti aretina impegnata in prima linea nella raccolta firme Stop Cibo Anonimo.

“Già da alcune settimane abbiamo superato le 10mila firme – commenta il direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti – sono stati dodici mesi ricchi di iniziative e momenti importantissimi in cui abbiamo portato nei nostri mercati di Campagna Amica, nelle piazze, negli istituti scolastici, nei comuni la petizione”.

E sono state moltissime le amministrazioni comunali che da tutta la provincia di Arezzo hanno voluto dare il proprio contributo con la loro sottoscrizione, durante i consigli comunali.

“Con un prodotto alimentare a rischio “fake” nel carrello della spesa che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta – spiega il direttore Betti - dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini, abbiamo messo in campo, su nostra iniziativa nazionale insieme alla Fondazione Campagna Amica, gli #etichettadays per salvare il vero cibo 100% italiano, difendere la salute dei consumatori, valorizzare l’agricoltura italiana e far cambiare finalmente verso all’Europa nelle politiche sulla trasparenza di quel che i cittadini portano in tavola”.

La petizione “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) promossa dalla Coldiretti per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti, vede il coinvolgimento di altre organizzazioni europee, dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Gaia (associazione degli agricoltori greci), da Campagna Amica a Fondazione Univerde, fino a Green protein (ONG svedese).

“Si tratta di un vero e proprio fronte europeo per la trasparenza che punta a raccogliere un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione entro il 2 ottobre prossimo – illustra il Presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci - per firmare basterà recarsi in piazza Giotto ad Arezzo, in Piazza Generale Sacconi a Bibbiena, in piazza Sergardi a Camucia, in Piazza Garibaldi a Castiglion Fiorentino, in Piazza Nencetti a Foiano della Chiana, in Piazza Varchi a Montevarchi e in Piazza Torre di berta a Sansepolcro, o in uno dei nostri mercati di Campagna Amica, o compilando il form sul sito https://sceglilorigine.coldiretti.it. Siamo molto soddisfatti di come il territorio abbia risposto positivamente alla nostra iniziativa in questi mesi – prosegue il Presidente – è una battaglia che dobbiamo vincere,  l’Italia, che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. La posta in gioco è alta – conclude Castellucci  – poiché per la prima volta c’è la possibilità di invertire la tendenza e spingere la Commissione Ue a valorizzare l’origine dei prodotti agricoli e garantire trasparenza nelle scelte di acquisto dei cittadini e un giusto reddito agli agricoltori”.

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