Chiusa la fiera a Dubai, Giordini: "84 aziende aretine, non tutte soddisfatte, ma speranzose"

"La fiera di Dubai Vod ha, rispetto all'edizione dello scorso anno, registrato un miglioramento, ma nonostante ciò ancora non si sono purtroppo visti i numeri che ci aspettavamo."

E' la presidente di Federorafi di Arezzo Giordana Giordini che commenta la presenza delle aziende orafe aretine all'ultima edizione di Vicenza Oro Dubai che si è chiusa domenica al World Trade Center della città. Secondo i numeri degli organizzatori la rassegna internazionale dedicata alla gioielleria e all’oreficeria ha registrato 10.142 presenze di operatori internazionali provenienti da 107 paesi di quattro mercati strategici come quello del Medio Oriente, dell'Eurasia, dell'Africa settentrionale e orientale e dell'Asia centrale e meridionale.

"Le aziende aretine presenti sono state 84 - ha precisato Giordini - e sono uscite non molto soddisfatte del risultato di quest'anno, ma certe che in un contesto di maggiore stabilità geopolitica e continuando a lavorare duramente al progetto, la fiera possa diventare un'ottimo polo internazionale."

Già perché questa è stata la prima edizione che si è tenuta dopo l'ufficiale fidanzamento tra la le fiere di Arezzo e Vicenza.

"E' evidente che VOD non vuole essere o diventare una fiera solo per il bacino degli operatori di Dubai - ha precisato Giordini - ma intende posizionarsi come una fiera internazionale con un bacino di utenti molto ampio. La posizione strategica di Dubai, una buona organizzazione dovrebbero comunque favorire lo sviluppo di questa fiera. Tutto questo, poi unito alla rafforzata sinergia dei poli orafi italiani strutturata nella collaborazione tra la fiera di Arezzo e fiera di Vicenza dovrebbe far sì che nel giro di pochi anni VOD raggiunga un grande successo."