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Burocrazia e promozione del territorio. Le categorie economiche valdarnesi: "Amareggiati dall'atteggiamento della Conferenza dei Sindaci"

Continua il pressing delle categorie economiche valdarnesi nei confronti delle amministrazioni locali. Il comitato delle varie realtà associazionistiche presenti nel territorio, nei primi mesi dell'anno, ha rincontrato i sindaci dei principali...

Continua il pressing delle categorie economiche valdarnesi nei confronti delle amministrazioni locali.

Il comitato delle varie realtà associazionistiche presenti nel territorio, nei primi mesi dell'anno, ha rincontrato i sindaci dei principali centri della vallata per continuare le attività di sensibilizzazione e condivisione dei problemi riguardanti le imprese. La partita, a detta proprio dei vari rappresentanti del mondo economico, si presenta dura con i tempi e modi troppo spesso non compatibili con quelli delle imprese e del mercato. Cna, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confserscenti e Confcommercio non nascondono per esempio, la delusione nei confronti della Conferenza dei Sindaci sui due progetti proposti più di un anno fa. Il primo riguardava le procedure burocratiche e prevedeva la possibilità di lavorare per omogenizzare e sburocratizzare quanto più possibile l'intero sistema partendo dalle procedure riguardanti gli sportelli Suap e suolo pubblico. Le Categorie riferiscono che su questo progetto (ed nello specifico sul Suap), oltre ai tempi improponibili, c’è stata anche la beffa di un progetto “fantasma” proposto dalla conferenza. A quanto pare infati, esisterebbe già una piattaforma regionale che permetterebbe di rendere omogeneo l’iter delle pratiche dello Sportello unico delle Attività Produttive ma, nonostante questo e gli incontri organizzati per affrontare la tematica, sembra che nessuno abbia suggerito di aderire al portale toscano per uniformare tutte le amministrazioni ad un modo comune di operare. Il secondo progetto proposto riguardava la promozione del territorio. In questo senso lo scopo era quello di studiare un progetto turistico per la vallata con tanto di brand, pacchetti di attrazione, e attività specifiche. Ad un anno di distanza, così come sottolineato dalle categorie economiche valdarnesi, è stato fatto solo il bando per individuare il gestore del progetto stesso. “Siamo amareggiati - sottolinea Emiliano Taranghelli portavoce del Comitato - per l’ennesima dimostrazione che i tempi di attuazione/finalizzazione dei progetti che sono positivi per il tessuto imprenditoriale e per l’intera cittadinanza sono assolutamente inconciliabili con le necessità del mercato, degli imprenditori e del bene comune del territorio. Questi risultati veramente insoddisfacenti sono dovuti anche alla scarsissima capacità e volontà di dialogo tra le amministrazioni del Valdarno. Avevamo dato il nostro appoggio a questi due progetti da loro proposti, rimandando nostre richieste più ambiziose, nella speranza di ottenere alcuni, anche se piccoli, risultati positivi per le nostre imprese e la collettività del Valdarno; purtroppo costatiamo ancora che la politica, “non combatte” la stessa nostra partita finalizzata allo sviluppo del territorio.”

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