rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Borzi di Plus 24 con le Vittime del Salva Banche: "Un aretino ha preso subordinate tre giorni prima del decreto"

Non certo un appuntamento di chiusura, perché la battaglia per i piccoli risparmiatori di Banca Etruria non è affatto finita. Però si sono guardati in faccia, durante l'assemblea dell'associazione, senza striscioni, cori, tamburi e fischi e si...

Non certo un appuntamento di chiusura, perché la battaglia per i piccoli risparmiatori di Banca Etruria non è affatto finita. Però si sono guardati in faccia, durante l'assemblea dell'associazione, senza striscioni, cori, tamburi e fischi e si sono detti quello che pensavano sul percorso partito con il decreto del 22 novembre e che ha avuto un altro momento fondamentale con il decreto attuativo per i rimborsi automatici agli obbligazionisti subordinati. Mancano ancora tanti pezzi di questo puzzle prima che torni serenità nei giovani, negli anziani ed nelle famiglie vittime del Salva-Banche che hanno visto azzerate le obbligazioni subordinate, oltre che le azioni. Mancano ad esempio le regole per il ricorso all'arbitrato (sono state annunciate per i primi di luglio) e dall'altro lato c'è molta sete di giustizia, ma questa è un'altra strada, anche se parallela.

"Possiamo dire che quello che è stato ottenuto, seppure non restituisca tutto a tutti non è un risultato scontato, qualche mese non avevamo nulla in mano, ed è grazie alla vostra partecipazione a tutte le iniziative, grazie alla forza che avete trasmesso agli organizzatori, ai referenti territoriali, ai membri del direttivo dell'associazione se abbiamo ottenuto qualcosa" ha detto Letizia Giorgianni presidente dell'Associazione Vittime del Salva Banche in apertura. "Perché non possiamo ritenerci contenti però - ha aggiunto Alvise Aguti - perché una fetta di risparmiatori non riceverà nulla né dai rimborsi né dall'arbitrato, ma anche perché tutti voi, riceverete una parte del valore delle vostre obbligazioni ed a quel punto sarà giusto pretendere il 20% che mancherà da chi si è reso responsabile di quanto accaduto, dalla Consob a Banca d'Italia fino agli ex vertici di Banca Etruria, un percorso successivo da compiere con i legali. Solo allora la sete di giustizia sarà placata."

nicola-borzi-sole24oreL'intervento più corposo è stato quello del giornalista coordinatore di Plus 24, il settimanale del Sole24Ore, Nicola Borzi, che con estremo realismo ha messo di fronte alla platea documenti chiari con i quali ha percorso il cammino di quanto accaduto nel corso degli ultimi anni, a partire dal 15 settembre 2008 con il fallimento della Lehman Brothers fino ad arrivare ai giorni nostri. "Dirò cose che non vi piaceranno" ha detto Borzi subito, mentre le signore presenti hanno cominciato a prendere appunti. Documenti alla mano Borzi ha evidenziato come la decisione della risoluzione fosse concordata con l'Europa molto prima del 22 novembre. A questo Borzi ha aggiunto la lettura di alcuni passaggi del decreto 180 del 16 novembre 2015 che ha recepito per l'Italia la normativa BRRD ed ha nell'articolo cinque la norma che impone "il segreto su tutte le informazioni che riguardano le risoluzioni... segreto che deve essere mantenuto dai dipendenti della Banca d'Italia... tra i quali i commissari delle banche e che devono riferire solo al Direttorio della Banca centrale anche se ci sono notizie che assumono veste di reati."

Poi le stoccate che hanno colpito più gli obbligazionisti, aretini, ma giunti anche dalle altre province colpite. Borzi mostra il documento che dimostrerebbe le pressioni subite dai dipendenti delle banche per vendere le obbligazioni subordinate: "Questo - dice Borzi mostrando una tabella sbianchettata di alcuni nomi - è il documento con il quale la direzione private banking fissava gli obiettivi di vendita, dava a ciascuno un budget e controllava giorno per giorno quante ne avevano vendute."

Borzi mostra poi la relazione di Giuseppe Vegas datata metà ottobre del 2015, un mese prima del 180. Scrive Vegas: "la norma più critica riguarda l'obbligo di differire la diffusione al pubblico della notizia di risoluzione sino al momento della pubblicazione nella gazzetta ufficiale".

"Pensate a chi ha comprato pochi prima del giorno della risoluzione, ed io conosco almeno un caso qui nell'aretino di una persona, l'ultimo venerdì prima della risoluzione, un pensionato ex dirigente delle ferrovie ha comprato mezzo milione di euro di subordinate" commenta Borzi.

Gli stralci del suo intervento nel video dell'assemblea:

Si parla di

Video popolari

Borzi di Plus 24 con le Vittime del Salva Banche: "Un aretino ha preso subordinate tre giorni prima del decreto"

ArezzoNotizie è in caricamento