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Bekaert, faccia a faccia tra azienda e rappresentanze sindacali. Fiom Cgil: "Si aprono spiragli"

Si è chiuso positivamente, secondo Fiom Cgil, il primo faccia a faccia tra Bekaert e le rappresentanze sindacali. L'incontro di oggi a Confindustria Toscana con la multinazionale belga è terminato con la volontà di trovare una soluzione condivisa...

Si è chiuso positivamente, secondo Fiom Cgil, il primo faccia a faccia tra Bekaert e le rappresentanze sindacali. L'incontro di oggi a Confindustria Toscana con la multinazionale belga è terminato con la volontà di trovare una soluzione condivisa. Dopo giorni di rabbia e tensione, seguiti all'annuncio del licenziamento di tutti i 318 dipendenti e della chiusura dello stabilimento per delocalizzare la produzione in Slovacchia e Romania, la giornata odierna segna la riapertura di uno spiraglio.

"Due le questioni su cui registriamo piccole vittorie da parte dei lavoratori: la prima riguarda la possibile reindustrializzazione dello stabilimento, anche se non a competitor, quindi si tratterà di una riconversione; la seconda riguarda i tempi di allungamento della procedura. Il tempo è strategico ed è necessaria una trattativa senza pistola alla testa. Puntiamo all'attivazione degli ammortizzatori sociali per non lasciare in mezzo alla strada 318 famiglie e, per questo, l'incontro di domani al ministero dello sviluppo economico, con il ministro Luigi Di Maio e il presidente della Regione Enrico Rossi, sarà fondamentale nella gestione e nelle modalità della trattativa”, commenta il Segretario Generale Fiom Firenze Daniele Calosi.

“Se la Bekaert se ne va e non vuole più produrre lo steel cord, non ci importa: devono però rendersi disponibili a una soluzione per il danno sociale e morale che hanno creato ai lavoratori e al territorio. Oggi abbiamo ottenuto una piccola vittoria, ma la battaglia è ancora lunga e non smetteremo di combattere. La chiarezza e la lucidità di azione sono fondamentali, permettono di trovare le soluzioni migliori, le risposte che cerchiamo, a limitare le delusioni e ci permettono coerenza tra azioni ed emozioni”.

Dalle 14.30 del pomeriggio e per tutto il tempo dell'incontro, fuori dalla sede di Confindustria, in piazza della Repubblica a Firenze, a dare forza e sostegno c'erano centinaia di metalmeccanici di tutta la provincia fiorentina, che oggi hanno scioperato quattro ore alla fine di ogni turno. C'è bisogno di tutti per dare un destino diverso allo stabilimento di Figline. Pessimisti per intelligenza, ma ottimisti per volontà.

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