Banche, rimborsi forfait sì ma per un terzo degli azzerati. Conti e scadenze del Fidt

Le domande non potranno più essere presentate. Il termine ultimo per richiedere i rimborsi dell'80% del capitale perso con l'azzeramento delle obbligazioni subordinate delle vecchie Banca Etruria, Marche, Carife e Carichieti, è scoccato ieri. Da oggi i giochi sono chiusi.

Sono in tutto 2.648 le pratiche liquidate e riguardanti i rimborsi forfettari richiesti dagli obbligazionisti delle quattro banche poste in risoluzione. A coordinare il procedimento, come comunicato già nei mesi passati, è il Fitd che gestisce anche il fondo di solidarietà per indennizzare i risparmiatori delle vecchie Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti. In questi ultimi mesi sono in tutto 14mila le pratiche arrivare.

Ma in quanti riceveranno effettivamente ristoro? Quante delle domande presentate saranno evase e non rigettate dal Fondo interbancario?

Le risposte non sono delle più rassicuranti. Già perché di fatto, anche per diretta ammissione del direttore del Fitd Giuseppe Boccuzzi, verranno ristorati circa 4.000/4.500 obbligazionisti. Ovvero un terzo di quelli coinvolti nella vicenda per un totale di 130 milioni di euro a fronte degli oltre 330 andati in fumo il 22 novembre 2015 e provenienti dai bond di poco meno di 13mila risparmiatori. Al 30 dicembre, secondo le stime del Fitd, sono state liquidate 2.648 pratiche per 35,15 milioni di euro, altre 6.032 sono già in lavorazione, 600 invece sono quelle interrotte o sospese per consentire di integrare la documentazione necessaria e appena 99 sono state rigettate per mancanza dei requisiti. La maggior parte delle istanze è per obbligazioni azzerate di Banca Etruria (49,82%) e Cariferrara (33,19%). Minori le richieste dagli altri due istituti, entrambi circa con l’8% di pratiche.