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Tavolo di lavoro con le banche per la crisi delle imprese aretine

Ieri la riunione in prefettura ha portato anche a decidere di mandare un documento unitario al Governo. Analizzato anche il rischio di infiltrazioni della criminalità nel territorio

Nel pomeriggio di ieri, presso la sede della Prefettura, si è tenuta una riunione per approfondire lo stato economico della provincia in conseguenza dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e per valutare le singole realtà aziendali che hanno chiesto o stanno chiedendo di accedere ai finanziamenti predisposti dal Governo per preservare i livelli occupazionali e a sostegno della liquidità.

Alla riunione hanno preso parte, opportunamente distanziati al fine di garantire la distanza di sicurezza interpersonale, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il sindaco di Arezzo, il presidente della Provincia, i referenti della Camera di Commercio, dell’associazione degli Industriali, delle varie associazioni di categoria rappresentative degli operatori economici e delle organizzazioni sindacali; collegato in videoconferenza il segretario della commissione regionale dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi) per la Toscana.

I settori più colpiti

"E’ stata un’importante occasione di ascolto e di dialogo con gli esponenti del mondo economico e delle parti sociali per comprendere le tematiche emergenti dei vari comparti produttivi, da cui è emerso che i settori più colpiti sono quelli del commercio al dettaglio, del turismo-alberghiero, delle piccole e medie imprese del manifatturiero che costituiscono la spina dorsale del sistema economico e sociale del territorio."

Il ruolo del credito

"Un’immediata risposta al bisogno di sostegno dell’economia, proviene dal sistema bancario e finanziario che è chiamato ad assolvere un ruolo di assoluta rilevanza. Il rappresentate dell’Abi ha illustrato le molteplici tipologie di servizi e strumenti di finanziamento offerti ad imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti e famiglie, confermando che i processi decisionali degli istituti di credito sono improntati alla semplificazione ed alla velocità delle procedure di erogazione dei finanziamenti, ferma restando la necessità che i richiedenti i fidi devono produrre, in sede istruttoria, una documentazione completa ed accurata."

Il tavolo di lavoro e il documento per il Governo

Dal dibattito è emersa la necessità di instaurare una stretta collaborazione e sinergia tra intermediari creditizi e settore economico ed, in tale ottica, è stata concordata la convocazione, per la prossima settimana, di un tavolo di lavoro, ove far incontrare le banche più radicate nel territorio con le associazioni rappresentative delle categorie produttive e del commercio con l’obiettivo di definire, attraverso l’analisi dei bisogni e delle esigenze reciproche, le linee di azione condivise ed individuare le soluzioni più adeguate per assicurare prontamente una immediata liquidità all’economia ed alle fasce sociali maggiormente esposte. 

E’ stata anche approvata la proposta, promossa dal presidente della Provincia, di elaborare, con il contributo degli amministratori degli enti locali, esponenti del mondo economico e produttivo e parti sociali, un documento unitario, da sottoporre all’attenzione del Governo nazionale e della Regione Toscana, che raccolga le difficoltà delle varie componenti del sistema economico del territorio ed esponga gli strumenti di sostegno di cui le imprese necessitano in via prioritaria, 

Il rischio di inflitrazioni della criminalità

"Inoltre, nell’attuale contesto, non deve essere minimamente sottovalutata la circostanza che le imprese e le famiglie, a causa del forte indebolimento economico e finanziario che stanno vivendo, per effetto della prolungata fase di chiusura delle attività lavorative, possono essere esposte al rischio di condotte delittuose di varia natura e di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.  Difatti, le organizzazioni criminali, anche di stampo mafioso, facendo leva su ingenti e pronte disponibilità di capitali illeciti, ed approfittando della fragilità delle imprese, sono in grado di far crescere il sistema dei prestiti usurari ovvero di effettuare operazioni di riciclaggio di denaro sporco attraverso l’immissione di contanti, fino ad arrivare ad acquistare direttamente la proprietà  delle aziende."

"Il Prefetto ha sottolineato che il tessuto economico aretino è forte e sano, ma ciò non toglie che il livello di attenzione debba restare sempre molto alto; è, pertanto, necessario che tutti gli attori istituzionali, pubblici e privati, si adoperino in maniera coesa per utilizzare al massimo grado gli strumenti dell’antiriciclaggio e della protezione dalle infiltrazioni malavitose, in modo da intercettare, in chiave preventiva e repressiva, ogni situazione sospetta o anomala a difesa dell’economia legale."

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