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Banca Etruria. Parla il commissario: "Due mesi per un piano di risoluzione"

Un paio di mesi, al massimo, per trovare una soluzione definitiva per Banca Etruria. Il commissario Antonio Pironti non ha dubbi circa i prossimi sviluppi che riguarderanno l’istituto di credito aretino. E’ in occasione del ritorno in terra di...

Un paio di mesi, al massimo, per trovare una soluzione definitiva per Banca Etruria. Il commissario Antonio Pironti non ha dubbi circa i prossimi sviluppi che riguarderanno l’istituto di credito aretino. E’ in occasione del ritorno in terra di Arezzo dell’opera “Madonna dei Sarti” di Andrea di Nerio, che il funzionario incaricato da Bankitalia fa il punto della situazione. A distanza di quasi un anno dal suo arrivo in città pronuncia parole importanti per la banca popolare.

“Come è noto siamo arrivati a primi di febbraio e abbiamo subito dovuto fronteggiare la crisi della banca – ha sottolineato Pironti - perché lo scorrere del tempo si muove contro di principi di fiducia e di trasparenza su cui si basa la sana attività finanziaria. I soci e i creditori della banca si sono meritati tutti i nostri sforzi. Una soluzione ai problemi di Banca Etruria sembra essere prossima e a portata di mano. Un paio di mesi ancora e sono certo che si potrà arrivare ad un piano definitivo”.

Le affermazioni del commissario seguono la notizia della cessione di 302 milioni di crediti in sofferenza a Sallustio S.r.l., SPV del Credito Fondiario Spa (gruppo Bancario Tages). Pacchetto composto da 1.860 posizioni. Si alleggerisce dunque la zavorra che fino ad oggi ha gravato sulle spalle della banca e che lentamente si avvia verso una nuova rotta.

In questi mesi abbiamo messo in campo tutte le nostre competenze – prosegue ancora Pironti – l’obiettivo primario è stato quello di riuscire a pervenire ad una ristrutturazione per lo sviluppo della banca. Un lavoro straordinario ma doveroso”.

Nell’intervento a Casa Bruschi del commissario è stato sottolineato a più riprese come in questi mesi il tessuto sociale ed imprenditoriale aretino, seppur con le forti preoccupazioni derivanti dalla difficile situazione, abbia saputo dimostrare determinazione e attaccamento alle proprie eccellenze.

“Mi auguro presto il ritorno di una consistente prosperità economica – ha concluso -. Sarò ancora più lieto quando tornerò ad Arezzo come turista e potrò vedere di persona che il bel futuro da noi augurato è favorito da una banca specchio e riflesso di un grande territorio”.

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