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Banca Etruria. Ghinelli al Financial Times: "Il governo avrebbe potuto fare in modo diverso"

"Il governo avrebbe potuto fare le cose in modo diverso". Il parere è quello dato dal sindaco Ghinelli direttamente al Financial Times e riguardante la vicenda Banca Etruria. A distanza di un mese dall'applicazione del decreto salva-banche...

"Il governo avrebbe potuto fare le cose in modo diverso". Il parere è quello dato dal sindaco Ghinelli direttamente al Financial Times e riguardante la vicenda Banca Etruria.

A distanza di un mese dall'applicazione del decreto salva-banche, l'attenzione da parte del mondo economico nazionale ed internazionale resta puntata sui i quattro istituti di credito e sui risparmiatori che, in un soffio, hanno visto diventare carta straccia le proprie obbligazioni subordinate.

Nel racconto fornito dell'intera faccenda dal quotidiano economico britannico, non manca un virgolettato piuttosto eloquente attribuito al sindaco Ghinelli il quale non è stato affatto tenero con il governo Renzi.

"Il governo avrebbe potuto fare le cose in modo diverso - si legge nell'articolo - Riceviamo da parte dell'Unione europea, procedure di infrazione su tutto, e quindi avremmo dovuto avere le palle - scusa il termine – per rischiarne un’ altra”. Il quadro che ne esce dall'articolo del Financial Times è quello di una situazione in divenire dove, la rabbia dei risparmiatori si scontra con le prese di posizione del Governo. Nel frattempo, è un altro quotidiano economico a mettere nero su bianco e fornire una sorta di breve vademecum sul tema: "Come difendersi dai bond rischiosi".

L'articolo del Sole 24 Ore, in questo caso parla davvero chiaro.

Le soluzioni sono essenzialmente due: non acquistare nessun prodotto finanziario di cui non se ne comprendono i dettagli ed evitare di vendere a persone con un profilo di rischio basso titoli come le azioni subordinate. Ma non è tutto. Secondo il giornale economico, c'è un ulteriore passo in avanti da compiere. "Il risparmiatore ha il dovere - e le istituzioni pure inserendo nei programmi scolastici l’educazione finanziaria - di fare il salto di qualità - si legge nell'articolo del Sole 24 Ore - Ha il dovere di colmare il gap di conoscenze rispetto a chi sta dall’altra parte. Mentre i venditori di prodotti finanziari hanno il dovere di proporre strumenti idonei al reale profilo di rischio e solo dopo essersi assicurati che i clienti abbiano capito davvero cosa stanno acquistando ".

Per quanto concerne invece la situazione dei risparmiatori che hanno perso il denaro investito nelle obbligazioni subordinate, proprio nei giorni precedenti al Natale è stato depositato in Procura ad Arezzo un esposto alla magistratura. Spetterà adesso a chi di dovere accertare responsabilità e fare luce su eventuali colpe.

Dal canto loro, gli obbligazionisti di Banca Etruria, si ritroveranno lunedì mattina davanti alla sede centrale dell'istituto di credito per un presidio di protesta.

"Chiediamo per l’ultima volta una soluzione soddisfacente e definitiva per tutti i risparmiatori coinvolti, nessuno escluso. Il tutto entro il 31 dicembre. Altrimenti siamo pronti a chiudere i conti".

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