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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Banca Etruria, ecco il documento di BankItalia sulle sanzioni

"Il 1° marzo 2016 il Direttorio della Banca d’Italia, in seduta collegiale, ha disposto sanzioni pecuniarie nei confronti di 27 tra esponenti ed ex esponenti della vecchia Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio (BPEL), ora in liquidazione". Così...

"Il 1° marzo 2016 il Direttorio della Banca d’Italia, in seduta collegiale, ha disposto sanzioni pecuniarie nei confronti di 27 tra esponenti ed ex esponenti della vecchia Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio (BPEL), ora in liquidazione". Così si legge sul sito di BankItalia, dove viene spiegato l'intero provvedimento sanzionatorio.

"Le sanzioni decise - spiega il documento - giungono a conclusione di una lunga e articolata procedura iniziata nel maggio del 2015, a seguito degli esiti dell’accertamento ispettivo condotto presso la BPEL fra il novembre 2014 e il febbraio 2015. Gli esiti, particolarmente negativi (il giudizio numerico riassuntivo fu 6, in una scala di crescente negatività da 1 a 6), condussero la Banca d’Italia a proporre al Ministro dell’Economia e delle Finanze di sottoporre la Banca ad amministrazione straordinaria, disposta il 10 febbraio 2015".

"Le sanzioni irrogate ai 27 esponenti ed ex esponenti della vecchia BPEL (amministratori, sindaci, direttore generale) ammontano in totale a 2,2 milioni di euro. Ai singoli sono state comminate sanzioni che vanno dai 52.000 ai 130.000 euro a seconda del grado di responsabilità e del periodo di permanenza in carica di ciascuno.

Alcuni dei soggetti in questione erano già stati raggiunti da sanzioni pecuniarie nel settembre del 2014; in quella sede furono irrogate sanzioni per un totale di 2,5 milioni di euro. Il procedimento era stato aperto nel dicembre 2013 a seguito degli esiti di una precedente ispezione svolta nel corso di quell’anno.

Anche nel caso delle altre tre banche oggetto del provvedimento di risoluzione della crisi del novembre 2015 erano stati avviati vari procedimenti sanzionatori, gli ultimi dei quali conclusi in aprile 2014 per la Cassa di Risparmio di Ferrara (15 persone per un totale di 1,1 milioni), agosto 2014 per la Banca delle Marche (18 persone per un totale di 4,2 milioni) e luglio 2015 per la Cassa di Risparmio di Chieti (13 persone per un totale di 0,6 milioni)".

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