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Aumento record dei ruderi ad Arezzo, così l'Imu fa meno paura

Tra tutte le categorie catastali ne spicca una per deciso incremento di iscrizione di immobili negli anni più duri della crisi dell'edizia italiana, il quadriennio 2011-2014. Ville? Uffici? Box auto? No, i ruderi. L'indagine certosina, curata da...

Tra tutte le categorie catastali ne spicca una per deciso incremento di iscrizione di immobili negli anni più duri della crisi dell'edizia italiana, il quadriennio 2011-2014. Ville? Uffici? Box auto? No, i ruderi. L'indagine certosina, curata da Tiziano dell'Oste e Valeria Uva, è stata pubblicata questa mattina a pagina 8 del Sole 24 Ore. Una panoramica nazionale con punte di incrementi percentuali record e con una media del 56%. Anche Arezzo è investita dall'onda anomala dei ruderi: in questo caso il balzo in avanti è superiore alla media nazionale (+63,1%).

Ad Arezzo, dati 2014, gli immobili iscritti al registro del catasto nella categoria F/2, ovvero fabbricati "collabenti", sono 3.962. Nel 2011 erano 2.251: in pochi anni il totale è aumentato di 1.421 unità. Una tendenza diffusa in tutta Italia, a cui bisogna fare la tara di edifici dichiarati collabenti per calamità naturali (incide soprattutto il terremoto dell'Emilia Romagna del 2012) e della maxi indagine dell'Agenzia delle Entrate degli ultimi tempi: ruderi scoperti grazie alle immagini aeree che prima, per il catasto, non esistevano.

Tanti sono però gli immobili ai quali è stata cambiata, ove possibile, la categoria catastale per ragioni fiscali. I titolari, un tempo, potevano non far caso alle tasse per una casa disabitata, la crisi e l'aumento delle imposte hanno fatto cambiar loro idea. Gli immobili collabenti non hanno rendita catastale, non sono soggetti a Imu e Tasi, se non in quei comuni che tassano l’area edificabile del fabbricato. Recita l'articolo del Sole: "Con l’Ici, una casa in un paesino di montagna poteva cavarsela con 200 euro all’anno. Con l’Imu, il conto è salito a più di 500, e si capisce bene che se l’abitazione è poco più di un rudere le cifre in gioco consentono di ammortizzare in fretta la parcella del professionista per il cambio di categoria catastale".

Ci sono poi anche dei casi limite, riportati nell'articolo, di immobili che non si riescono né a vendere, né ad affittare - capannoni in disuso soprattutto - a cui i proprietari, salassati dalle imposte, decidono di rimuovere la copertura dell'edificio e invocano un cedimento.

@MattiaCialini

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