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Economia Fiorentina / Via Lazzaro Spallanzani

Confartigianato volta le spalle a Boldi: "Non ha avuto l'accortezza di operare secondo le regole"

Nota del presidente Ferrer Vannetti sul futuro di Arezzo Fiere e Congressi: “Le storie importanti non si giudicano dalla durata”

Anche Confartigianato volta le spalle ad Andrea Boldi.

E' sul tema della cessione delle fiere dell'oro ad Ieg che torna a concentrarsi il dibattito politico ed economico locale che, già nelle settimane passate, si è più volte acceso con numerosi colpi di scena e dichiarazioni senza peli sulla lingua.

L'ultimo a prendere la parola, per ordine cronologico, è Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, categoria economica alla quale appartiene lo stesso numero uno di Arezzo Fiere e Congressi Andrea Boldi, orafo e stimato imprenditore nonché promotore dell'operazione di cessione di OroArezzo e GoldItaly al gigante fieristico riminese-vicentino.

Ad una manciata di giorni dall'assemblea dei soci dell'Afc ecco che Vannetti interviene con una nota stampa durissima dove sottolinea che "i rapporti con Boldi si sono ad oggi deteriorati per lo stesso motivo per il quale lo stesso ha ricevuto negli ultimi tempi numerosissimi attacchi e si è maturata la volontà da parte della proprietà del comparto fieristico di porre fine alla sua presidenza".

Una doccia fredda che restringe ancora di più il cerchio attorno a Boldi, rimasto praticamente solo al comando dell'AFC e per il quale il futuro prottrebbe prevedere la sfiducia nei confronti del suo operato da parte di una buona fetta dei soci dell'ente di via Spallanzani.

"Negli ultimi giorni sono stato più volte tirato in causa sulla questione di Arezzo fiere e congressi e identificato come il mediatore al lavoro per dirimere le varie situazioni emerse nei confronti del presidente della stessa società Andrea Boldi. In effetti ho avuto numerosi colloqui con tutti i principali azionisti pubblici, Regione Toscana (39%), comune di Arezzo (11%), Provincia di Arezzo (12%) e Camera di commercio di Arezzo e Siena (19%).

Questo mio interesse deriva dal fatto che il presidente Boldi è iscritto all'associazione che io rappresento e che in questi anni gli è stata a fianco sostenendo le politiche da lui intraprese nel difficile percorso che ha dovuto affrontare. Io stesso ho sostenuto sempre il suo operato anche quando questo ha riscosso l'avversità di sempre più attori coinvolti nelle dinamiche.

Questa condivisione non è mai stata fatta per semplice spirito di comune appartenenza, ma come riconoscimento di un lavoro duro e impegnativo che lo stesso Boldi ha generosamente svolto gratuitamente in una società che versava in pesanti condizioni economiche e organizzative. In questi anni egli ha cercato con successo di tenere viva questa struttura riuscendo a rendere in particolar modo la fiera dell'oro sempre più attrattiva seppur in un periodo di crisi del settore.

Ho la certezza che la valenza del suo operato abbia un valore ancora maggiore nella scelta strategica di cointeressare la società Ieg nel futuro della città di Arezzo in quanto in un mondo in rapido cambiamento come quello di oggi restare soli in questo settore avrebbe di fatto significato il declino velocissimo di ogni iniziativa. Con questa scelta Arezzo potrà veder garantita la sua immagine a livello nazionale e internazionale nei prossimi anni.

I miei rapporti con Boldi si sono ad oggi deteriorati per lo stesso motivo per il quale lo stesso ha ricevuto negli ultimi tempi numerosissimi attacchi e si è maturata la volontà da parte della proprietà del comparto fieristico di porre fine alla sua presidenza.

Andrea Boldi oltre alle innegabili qualità che gli riconosco, un'intelligenza brillante, capacità oratorie indiscutibili, un amore sincero per questa città e per il suo settore, ha dimostrato una difficoltà costante nel rapportarsi e nel condividere il suo operato con gli altri.

Convinto del suo ruolo e delle sue idee spesso non ha avuto l'accortezza di operare secondo le regole che il suo ruolo istituzionale imponeva. Da qui le incomprensioni e i sospetti. Anche la sua fretta di definire questo contratto di cessione delle fiere con Ieg senza aver prima sufficientemente chiarito l'operazione a tutti i soci ha acceso sospetti sul suo operato, cosa senza fondamento in quanto nonostante un carattere molto istintivo, egli è sicuramente una persona onesta.

Il mio operato è stato dunque quello di agire con tutti quelli che volevano il suo defenestramento al fine di ottenere per Boldi il giusto riconoscimento che merita, di portare a fine il suo mandato, di completare l'operazione di cessione a Ieg da lui trovata come soluzione ai problemi passati e futuri di Arezzo Fiere e Congressi ricevendone il giusto riconoscimento collegialmente dagli enti pubblici e dalla città.

Aldilà dei miei rapporti personali con lo stesso Boldi, il mio ruolo di presidente di Confartigianato Imprese Arezzo e la mia coscienza mi impongono di far presente a tutti quanto sopra. Quello che accadrà nei prossimi giorni sarà una sua scelta e io spero che nella sua personalità fatta di genio e sregolatezza prevalga il buon senso per il bene di Arezzo".

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