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Appalti per le pulizie delle scuole toscane: quasi 200 posti a rischio. I casi di Arezzo

Continua l’agitazione di addetti e addette alla pulizia e alla sorveglianza nelle scuole in appalto: la motivazione riguarda l’internalizzazione del personale in appalto nel mondo scuola, che avverrà dal primo marzo 2020

Continua l’agitazione di addetti e addette alla pulizia e alla sorveglianza nelle scuole in appalto: la motivazione riguarda l’internalizzazione del personale in appalto nel mondo scuola, che avverrà dal primo marzo 2020. Un traguardo che arriva dopo anni di lotte ma che a qualcuno sarà precluso. Mercoledì 8 gennaio è scaduto il termine per la presentazione delle domande, per la procedura selettiva, che porterà l’ammissione a ruolo di operatori negli appalti di pulizie e sorveglianza delle scuole statali. L’azione messa in campo dalle Organizzazioni sindacali confederali e di categoria ha portato ad alcune modifiche del decreto, modifiche non ancora sufficienti. Ci sono ancora 2 mesi di tempo per ricercare soluzioni, risorse e per individuare percorsi di sostegno, formazione e ricollocazione per non lasciare fuori nessuno. Il bando statale prevede 11.863 posti disponibili: a fronte di oltre 16mila lavoratori impiegati oggi nell’appalto, sono state presentate 12.977 domande, il che vuol dire che oltre 3.023 lavoratori non hanno i requisiti per poter presentare la domanda.

In Toscana, per 823 lavoratori oggi sull’appalto, ci sono 595 posti disponibili; sono state presentate 624 domande, pertanto 199 operatori rischiano di rimanere senza lavoro. I 199 esuberi sono così ripartiti per provincia: Arezzo 6, Firenze 72, Grosseto 19, Livorno 24, Lucca 30, Massa Carrara 3, Pisa 14, Pistoia 2, Prato 5, Siena 22.

Cgil, Cisl e Uil confederali hanno di nuovo chiesto la convocazione di un tavolo interministeriale, per affrontare complessivamente la vertenza. Un impegno, non più rinviabile, anche perché le imprese stanno concludendo la procedura di licenziamento, servono risposte soluzioni. Il Governo, il Ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero del Lavoro e le Imprese, devono assumersi la responsabilità di trovare le soluzioni necessarie per dare continuità occupazionale e di reddito a tutti. A sostegno delle nostre richieste è stato dichiarato per domani uno sciopero unitario generale delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti delle scuole statali, con Manifestazione nazionale dalle ore 9:30 a Roma in Piazza Montecitorio. Dalla Toscana saranno oltre 100 le lavoratrici della Filcams Cgil Toscana che parteciperanno all’iniziativa, perché nessuna resti esclusa.

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