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Al via Agrietour, Boldi: "Termometro del settore da 14 anni." Agriturismi in salute con gli arrivi dall'estero

Un ingresso suggestivo, con immagini laser su sfondo nero che si intrecciano con la scritta AgrieTour accompagnati da una musica rilassante. E' questo il corridoio di entrata che porta all'interno di un coloratissimo Arezzo Fiere dove ha preso il...

Un ingresso suggestivo, con immagini laser su sfondo nero che si intrecciano con la scritta AgrieTour accompagnati da una musica rilassante. E' questo il corridoio di entrata che porta all'interno di un coloratissimo Arezzo Fiere dove ha preso il via la quattordicesima edizione del salone nazionale dell'agriturismo e dell'agricoltura multifunzionale.

AgrieTour è stata fin da subito meta di molti studenti e bambini dalle scuole materne in sù per visitare la zona delle fattorie didattiche e quella dedicata ad ApieTour. A suggellare l'importanza raggiunta da questa manifestazione la presenza rinnovata del Ministero delle politiche agricole che da Arezzo lancia di nuovo, dopo averlo fatto all'Expo insieme ad AgrieTour, il portale ed il marchio di Agriturismo Italia.

Tra le autorità presenti l'assessore della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, la vice presidente del consiglio regionale Lucia De Robertis, il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai ed il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini.

NOTIZIE DA AGRIETOUR

Un settore in salute che non conosce crisi, soprattutto grazie agli arrivi dall’estero. E’ la buona notizia che arriva da AgrieTour. Numeri confortanti che confermano ormai il trend di crescita di un settore, quello dell’agriturismo, che ha raggiunto ormai quota 21 mila imprese in tutta Italia e che produce un fatturato diretto di oltre un miliardo di euro, senza contare l’indotto.

“AgrieTour è il termometro del comparto che ormai da quattordici anni ha scelto di riunirsi in questa struttura per fare il punto della situazione – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – e anche quest’anno la presenza del Mipaaf conferma tutto l’interesse a rendere questa manifestazione l’unico momento per far crescere l’agriturismo”.

Cresce il settore, +2,1% (dati dall’ultimo rapporto Istat). Nonostante crisi e recessione, l'agriturismo Italia continua a crescere. Nel 2014 il numero delle aziende ha raggiunto quota 20.897, 423 in più rispetto al 2013. Di queste 7.628 offrono contemporaneamente alloggio e ristorazione, mentre 10.184 sono quelle che uniscono all'alloggio le altre attività agrituristiche. Le aziende agrituristiche aumentano soprattutto al Nord, +6,1% e meno al Centro, +1,1% mentre sono in calo al Sud, -2,1%. La Toscana con 4.108 strutture e l'Alto Adige con 3.098, si confermano le regioni nelle quali l'agriturismo è maggiormente e storicamente radicato. Sempre dai dati Istat emerge che il 42,1% degli agriturismi con alloggio, il 46,9% di quelli con ristorazione e il 43,8% di quelli con degustazione è localizzato al Nord mentre il 41,9% delle aziende con altre attività è situato al Centro. Il quadro dipinto dall'istituto di statistica ha lievi tinte rosa, ma il dato è in crescita, dal momento che soltanto poco più di una azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile. L'agriturismo si conferma una realtà tipicamente italiana diversa dal turismo rurale degli altri Paesi europei. Negli ultimi dieci anni il comparto è cresciuto del 60,5%, da 13.019 a 20.897; quelle che offrono alloggio del 58,8%, da 10.767 a 17.102; mentre gli agriristori da 6.193 a 10.514, +69,8%. Crescono i posti letto, +94mila, quelli a sedere, +158mila, e crescono anche quelle che fanno altre attività, dalla degustazione alla fattoria didattica allo sport.

L’identikit dell’agriturista. E’ stato presentato ad AgrieTour il tradizionale identikit dell’agriturista a cura del portale agriturismo.it. Tedesco, con una età attorno a 60 anni, che adora la Toscana. È questo l'identikit dell'agriturista tracciato da una indagine del portale Agriturismo.it “Il profilo del turista rurale 2015Le preferenze e le attese di chi sceglie l’agriturismo” presentata ad Agrietour in corso fino a domenica a Arezzo Fiere. Su un esercito totale di 5,4milioni di agrituristi, 3,5milioni hanno soggiornato negli ultimi 12 mesi e 4,8 milioni vorrebbero soggiornare nei prossimi 12 mesi. L'86% di chi ha vissuto l'esperienza in campagna la vuole ripetere, mentre chi non ci è mai stato, 40%, lo ha fatto perché non conosce l'offerta o perché non ci ha pensato. Percentuale che sale al 65% tra gli under 30. Invasione dall'Europa del Nord. Il grosso degli ospiti arriva per l'87% dall'Europa, l'8% dalle Americhe e il 5% è diviso tra Asia, Oceania e Africa. In Europa la parte del leone viene fatta dalla Germania, 35% dei turisti, seguita da Belgio e Olanda, 12%, e Regno Unito e Svizzera rispettivamente 8%, 6% Austria, 5% Francia. Toscana, la meta dei sogni. Tra le regioni preferite da italiani e inglesi prevale la Toscana, 54%, seguita da Umbria 34%, Marche e Sicilia. Per i tedeschi, in cime alla preferenze c'è ancora la Toscana, 35%, con la secondo posto Veneto, 20% e terza Friuli 14%. Non tutto è roseo. Le maggiori lamentele riguardano la banalità dei menù e dell'azienda, per il 40% dei tedeschi, 31% degli italiani e 24% degli inglesi. Segue l'accoglienza, scarsa per il 36% dei tedeschi, il rumore, ancora in tedeschi i primi a lamentarsi, 39%, mancanza di chiarezza e sporcizia. Ma quali crisi, i tedeschi vengono sempre in vacanza. Gli stranieri non sentono crisi, l'81% degli inglesi e il 78% dei tedeschi, ha infatti scelto l'agriturismo senza farsi influenzare dalla situazione economica, aspetto che invece ha toccato di più gli italiani, 39%. In campagna, buen retiro anche se per pochi giorni. Ha più di 60 anni l'agriturista medio inglese, 57%, mentre la fascia più consistente degli italiani va tra i 50 i 59 anni, 35% così come i tedeschi, 33%. Scarsa la presenza sotto i 30 anni, attorno all'1% tranne che per gli italiani, 3%. Esperienza da condividere e commentare con il mondo. Interessante anche il dato sull'approccio digitale e social dell'agriturista. Il 45% ha condiviso la propria esperienza su un social network, il 38% ha anche formulato una recensione. E se acquistare prodotti tipici piace farlo durante la vacanza, una volta a casa soltanto il 4% fa acquisti online.

Il portale nazionale dell’agriturismo. Addio a spighe, margherite, quadrifogli e fiori, arriva la classificazione unica per tutti gli agriturismi così come avviene per gli alberghi. A trent'anni dalla nascita dell'idea che coniuga offerta turistica e agricoltura, il "sole" sarà il simbolo che da Nord a Sud valuterà gli agriturismi italiani. A raccogliere sotto il nuovo metodo le ormai oltre 20 mila strutture della Penisola è dal primo gennaio 2015, il portale del Ministero delle Politiche Agricole. Il sito www.agriturismoitalia.gov.it "agriturismo italia - vivi la terra delle emozioni", è stato presentato, insieme a un filmato che racconta l’agriturismo italiano, durante la prima giornata di AgrieTour.

«Il metodo è stato elaborato tenendo conto delle attuali tendenze della domanda del mercato agrituristico in ambito nazionale ed estero», commenta Carlo Hausmann, del gruppo di lavoro Mipaaf-Ismea. «La metodologia è costituita da una griglia di valutazione di parametri omogenei delle aziende agrituristiche, che tengono conto del livello di comfort della struttura ricettiva, della qualità del contesto ambientale, delle caratteristiche dell'azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Vuole garantire una identità ed un valore ufficiale all'agriturismo nazionale e deve essere considerata come uno strumento in continuo aggiornamento».

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