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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Adiconsum: I Consumatori nell'arbitrato con Anac. Vittime Salva-Banche sulle plusvalenze con First Cisl

Mentre continuano ad uscire indiscrezioni sui criteri con i quali i risparmiatori saranno valutati davanti all'arbitrato dell'Anac, sono in fermento le associazioni dei consumatori ed anche quella delle Vittime del Salva-Banche. Cinque proposte...

Mentre continuano ad uscire indiscrezioni sui criteri con i quali i risparmiatori saranno valutati davanti all'arbitrato dell'Anac, sono in fermento le associazioni dei consumatori ed anche quella delle Vittime del Salva-Banche.

Cinque proposte per la tutela dei piccoli rispamiatori coinvolti nelle crisi di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Ferrara e Cari Chieti arrivano da Adiconsum che con il presidente Pietro Giordano chiede che le associazioni dei consumatori siano inserite nel percorso dell'arbitrato con Anac:

"La scelta di non coinvolgere le Associazioni dei Consumatori è sbagliata – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – Grazie alla conciliazione paritetica, riconosciuta come “best practice” non solo italiana, ma anche europea, siamo riusciti a risolvere in breve tempo e con pochi ricorsi alla Magistratura, i default Cirio, Parmalat e molti altri. Tale mancanza potrebbe essere, parzialmente, superata con il coinvolgimento delle associazioni nell’attività che a breve andrà a svolgere l’ANAC, con l’arbitrato voluto dal Governo, a cui Adiconsum, insieme ad altre Associazioni, ha chiesto un incontro urgente – prosegue Giordano."

A fare da base ci sarebbe il tavolo già avviato con la presidenza delle quattro banche ponte, rappresentata da Roberto Nicastro:

"L'avvio del tavolo è positivo – continua Giordano - in quanto consente di tenere aperto il dialogo senza ricorrere, nell’immediato, ad altre forme di tutela, a partire dalle azioni giudiziarie che comporterebbero ulteriori costi per i risparmiatori e tempi lunghissimi e conferma un metodo, quello del confronto, che ha dato sino ad oggi, come sopra richiamato, risultati positivi per i consumatori, ma dovrà fare degli importanti passi avanti ed essere ampliato agli altri soggetti che hanno il potere decisionale di far chiudere positivamente la difficile situazione: Governo e Parlamento."

Tutto ciò premesso, Adiconsum chiede impegni precisi:

  1. Considerato che il plafond di cento milioni è totalmente insufficiente per ristorare gli investitori, una volta rimborsato il “fondo di risoluzione delle crisi bancarie”, riconoscere ai risparmiatori quanto risulterà disponibile dal maggiore introito derivante dalla vendita delle good bank, dalla vendita dei crediti deteriorati e dall’utilizzo dei fondi ancora presenti nella bad bank, e dalle azioni civili in atto verso la dirigenza precedente.
  2. condividere i criteri adottati per gli arbitrati con le Associazioni dei Consumatori
  3. consentire la presenza nei collegi arbitrali e la possibilità di presentazione del ricorso da parte delle Associazioni Consumatori su delega del risparmiatore
  4. valutare con la massima attenzione i tempi e i modi della vendita delle quattro banche, alla luce dell’attuale momento borsistico e della speculazione in atto verso le imprese bancarie
  5. mantenere il tavolo aperto con gli acquirenti delle quattro banche, così da poter, eventualmente, affrontare le situazioni ancora aperte.

letizia-giorgianni-banca-etruria-vittime-salvabanche Letizia Giorgianni, presidente Vittime del Salva-Banche

Dalle aperture del Governo e dall'incontro con il segretario generale della FIRST Cisl Giulio Romani scaturisce la proposta dell'associazione Vittime del Salva-Banche che evidenzia anche una collaborazione d'intenti:

"Dopo l’incontro con FIRST Cisl, trovando piena sintonia di intenti e prendendo spunto dalle dichiarazioni dei ministri Padoan e Zanetti, sulla possibilità che eventuali plusvalenze, rivenienti dalla gestione delle sofferenze e dalla cessione delle quattro banche salvate - nel rispetto della vigente normativa nazionale e comunitaria - debbano essere destinate a rimborsare i risparmiatori, chiediamo alle istituzioni coinvolte che tali affermazioni si concretizzino con strumenti normativi tangibili. Ora è necessario l'intervento di Banca d'Italia che, adempiendo al ruolo che gli è proprio, dovrà far sì che gli intenti del Governo siano trasformati in atti concreti. La proposta "senza alcun onere per la fiscalità generale, porterebbe a una chiusura positiva di questa triste vicenda, che ci vede coinvolti dallo scorso 22 novembre. Non è più il tempo di cercare responsabilità o fare polemiche - prosegue l'associazione presieduta da Letizia Giorgianni - come non è plausibile ritenere che l'arbitrato possa risolvere in maniera definitiva le problematiche attuali. In questa circostanza straordinaria dove mondo bancario e risparmiatori trovano un punto di unione fermo, forte e destinato a costruire una nuova fiducia nel mondo del risparmio, ribadiamo il desiderio che si trovi una equa soluzione per tutti i soggetti coinvolti nel dissesto delle quattro banche."
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