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Aboca gigante del benessere: +14,4%. Mercati: "Assumo 100 persone all'anno e riporto i cervelli in fuga"

“Abbiamo un piano di investimenti solido, già definito. Nei prossimi quattro anni assumeremo 100 persone all'anno, che verranno impiegate soprattutto in provincia di Arezzo”. Aboca – marchio di prodotti erboristici - è già un gigante, fiore...

“Abbiamo un piano di investimenti solido, già definito. Nei prossimi quattro anni assumeremo 100 persone all'anno, che verranno impiegate soprattutto in provincia di Arezzo”. Aboca – marchio di prodotti erboristici - è già un gigante, fiore all'occhiello dell'economia aretina, si allargherà ancora. E' il mercato che lo chiede.

L'occasione per chiedere lumi sui progetti futuri al patron dell'azienda Valentino Mercati è data da uno studio di Pambianco Strategie di impresa – ripreso dal Sole 24 Ore - che ha esaminato le principali realtà che operano nel campo del beauty e del benessere in Italia (in basso la graduatoria elaborata da Pambianco Strategie).

In una classifica guidata da Kiko (432 milioni) e Manetti&Roberts (284), Aboca si piazza al decimo posto per valore assoluto del fatturato e al secondo per la crescita annuale. Nel 2014 l'azienda con il cuore nelle verdi colline biturgensi è balzata in avanti del 14,4% rispetto al 2013, per un ricavo annuo di 107 milioni di euro. Non un caso isolato, anche se tra i più performanti: è tutta l’industria italiana del beauty che cresce, grazie anche alle esportazioni. L'Italia è inoltre Paese d'elezione per le grandi imprese straniere del settore, che qui hanno deciso di mettere radici con le loro filiali.

In termini di fatturato, Aboca tallona Ferragamo Parfums e Bottega Verde, mentre in quelli di crescita Aboca cede il passo soltanto a Mavive, della famiglia Vidal, che ha chiuso l’anno con ricavi in aumento del 17,3%, ma che è assai più piccola di Aboca (21,7 milioni di euro il fatturato).

pambianco-news“Stiamo investendo molto – spiega Mercati -. Ci muoviamo su scala mondiale, andando a proporci su un mercato importante. Il nostro piano si concentra su Valdichiana e Valtiberina, tra Umbria e Toscana, una parte minore di investimenti è destinata a Spagna, Francia, Polonia, Stati Uniti. Cerchiamo in questo modo di aumentare la nostra capacità produttiva”.

Il cuore di Aboca rimarrà in provincia di Arezzo?

“Certo. Per intendersi, al momento impieghiamo circa 900 persone. Di queste, 750 si dividono tra la provincia di Arezzo e quella di Perugia, il resto è all'estero. Le nuove assunzioni, più o meno, seguiranno questo criterio di proporzionalità”. Aboca crescerà di dimensioni contestualmente all'incremento di fatturato?

“Negli ultimi due anni abbiamo assunto 250 dipendenti, contiamo di incrementali ulteriormente, il piano prevede 100 nuovi addetti all'anno per i prossimi 4 anni”.

Si tratta di figure altamente specializzate?

“Sì. E questo è un problema, perché non sempre riusciamo a trovarne in Italia”. Quali sono le figure richieste?

“Chimici, biologi molecolari. Debbo dire che tra i nostri obiettivi perseguiti con maggior successo c'è quello di riportare a lavorare in Italia studenti che si sono specializzati all'esterno”.

Cervelli in fuga che hanno una chance nel Paese d'origine?

“Esatto. Però a volte non possiamo proprio fare a meno di rivolgerci all'estero per alcune tipologie di figure lavorative”. @MattiaCialini

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