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300 stand aretini a Vicenza. Cessione Arezzo Fiere ad Ieg, gli orafi: "operazione inevitabile"

Li ha incontrati proprio all'interno degli stand allestiti per l'edizione di gennaio di Vicenza Oro January, la grande fiera dedicata al settore della gioielleria ed oreficeria made in Italy che quest'anno conta sull'apporto di Italian Exhibition...

Li ha incontrati proprio all'interno degli stand allestiti per l'edizione di gennaio di Vicenza Oro January, la grande fiera dedicata al settore della gioielleria ed oreficeria made in Italy che quest'anno conta sull'apporto di Italian Exhibition Group S.p.A. (IEG), la nuova società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza che si è occupata dell'organizzazione dell'evento.

E' il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli a lanciarsi nella trasferta per incontrare personalmente gli operatori e rappresentanti di categoria aretini che da ieri sono presenti con 300 stand all'interno dei padiglioni vicentini.

Le ragioni sono tutte da rintracciare nella necessità di trovare una quadra alla questione riguardante il passaggio di Oro Arezzo e Gold Italy alla gestione IEG. Una necessità che, come emerso negli scorsi giorni, è dettata principalmente dalla volontà di ottimizzare e razionalizzare, coordinamento e sinergie fra le realtà fieristiche del settore di eccellenza del Paese. In concreto l’accordo prevede il trasferimento della direzione organizzativa di Oroarezzo e Gold Italy A IEG dal 2017 fino al 31 gennaio 2021.

Per fare ciò, come hanno fatto sapere dall'Arezzo Fiere e Congressi, verrebbe costituito un comitato consultivo composto paritariamente da quattro componenti, due nominati da Arezzo Fiere e due da Italian Exhibition Group. La sede delle manifestazioni resterà quella attuale, salvo eventi straordinari che ne impediscano temporaneamente l’utilizzo. L’intesa auspicata dagli organizzatori delle due realtà fieristiche vede coinvolti gli enti proprietari di Arezzo Fiere (Regione Toscana, Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Camera di Commercio di Arezzo) in decisioni strategiche che garantiscano l’ulteriore evoluzione di Oroarezzo e Gold Italy per sostenere ancora di più le aziende orafe del territorio.

"Nonostante siamo solo ai primi due giorni di fiera l'atmosfera che si respira è positiva. Si percepisce con chiarezza un settore che ha tutta la volontà di reagire alla crisi - ha commentato Ghinelli - Innovazione, mercati internazionali, e valorizzazione del Made in Italy sono oggi i temi più sentiti dai nostri orafi, disposti a fare sistema per raggiungere gli obiettivi. Legittimo il timore di una perdita d'identità, ma la consapevolezza di una prospettiva di sviluppo e di crescita danno prova di un settore maturo e responsabile".

In occasione dell'opening di VicenzaOro, il sindaco Ghinelli ha incontrato anche il collega sindaco di Vicenza Achille Variati, e il presidente e il vicepresidente di IEG (International Exhibition Group) Lorenzo Cagnoni e Matteo Marzotto. Inevitabile il commento sulla vicenda Arezzo Fiere e Congressi e sulle reali volontà del colosso italiano dell'expo.

Sull'argomento molte delle aziende orafe aretine concordano circa la inevitabilità dell'operazione, a patto che le esposizioni vengano valorizzate e rimangano in città. La presenza all'interno della società di un colosso fieristico può rappresentare una garanzia in questo senso.

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