Graziella, i dettagli dell'acquisto di Braccialini: closing tra un mese

Un mese per definire i dettagli di una grande operazione di acquisizione Made in Tuscany. Il gruppo aretino Graziella, guidato da Gianni Gori, vede infatti il closing per rilevare Braccialini, azienda fiorentina attiva dal 1954 nel settore della pelletteria e noto brand di accessori di moda.

I dettagli

Graziella ha vinto l'asta del tribunale fallimentare fiorentino presentando un'offerta da sei milioni di euro. Nessun altro concorrente è riuscito a formalizzare altre offerte. C'era un altro soggetto interessato, che aveva depositato un'offerta vincolante per conto di un fondo arabo, ma è rimasto tagliato fuori. La holding aretina prenderà il controllo del ramo d'azienda dei marchi Braccialini e Tua, l'assunzione di 52 dipendenti (40 in sede a Scandicci e 12 negli store) sui 91 rimasti, il passaggio dei contratti di distribuzione, la gestione di quattro negozi monomarca (a Firenze, Milano, Roma e Parigi), il controllo del franchising in tutto il mondo e l'outlet aziendale.

La soddisfazione del gruppo

Questa operazione - fanno sapere da Graziella - permette di muovere un importante passo nel settore della pelletteria dove Graziella già era entrata nel 2013 firmando le sue prime borse, andando così ad integrare la propria tradizionale produzione di gioielli e accessori di lusso con una sinergia a livello di distribuzione e di know-how che permetterà di pianificare nuove strategie di sviluppo integrando le rispettive competenze e i rispettivi mercati.

Verso il closing

"L'acquisizione di Braccialini diventerà effettiva a fine marzo - spiegano ancora da Graziella . dal momento che nelle prossime settimane dovranno essere formalizzati gli accordi e verificata l'intera documentazione per ufficializzare il passaggio. Al fianco del presidente della holding aretina Gianni Gori, un ruolo decisivo nella buona riuscita dell'acquisizione e nello strutturare i rapporti tra le due realtà è stato ricoperto da Massimo Macchi, vicepresidente di Graziella e a capo nel 2011 del gruppo Mosaicon che era proprietario di Braccialini. Alla base di questa operazione rientra la prossimità territoriale tra le due aziende, la stessa tipologia di gestione familiare e la loro vicinanza stilistica, tre parametri su cui ha poggiato la scelta di avviare questa unione tra l'universo della pelletteria e l'universo del gioiello dando vita ad un'unica strategia capace di porsi in modo innovativo sui mercati di tutto il mondo".