Economia

Più ricchezza, più furti: ma pesa la densità di popolazione. Arezzo e la sicurezza in Toscana, la mappa

Mattia Cialini 13 febbraio 2017 13:07

Esiste un rapporto diretto tra la ricchezza di un territorio e la frequenza dei furti, manifestazione più evidente della microcriminalità. Le province più ricche d'Italia (e quelle meno colpite dalla piaga della disoccupazione) sono anche quelle maggiormente bersagliate dalle scorribande dei ladri, con un'evidente eccezione a Rimini. Lo rivela un'indagine del Sole 24 ore curata da Riccardo Saporiti.

Per quanto riguarda la sola regione Toscana, tuttavia, essendo piuttosto livellati i redditi medi presi in considerazione, il quadro si complica. Nell'indagine sono presi in esame il tasso di disoccupazione rilevato al 31 dicembre 2015, il reddito Irpef 2015 e il numero di furti denunciati ogni 100mila abitanti. La correlazione ricchezza-incidenza dei reati si perde. La zona con meno furti è la Toscana del Sud - Arezzo, Siena e Grosseto - che non è però quella con maggiore reddito dichiarato di Toscana.

Il maggior numero di furti, a prescindere dalla ricchezza della provincia e dal suo tasso di disoccupazione, si registra invece in territori che hanno una maggiore densità di popolazione.

Ad esempio Arezzo, penultima provincia toscana per incidenza di furti, ha una densità di 106 abitanti per kmq (la media regionale è di 162). Siena, ultima, di 70 abitanti per kmq. E Grosseto, terz'ultima, addirittura di 49. Lucca, che è prima, ha una densità di 220, Firenze, seconda, di 288; Pisa, terza, di 172 e Prato, quarta, di 693.

INCIDENZA DI FURTI IN TOSCANA

Lucca

Disoccupazione: 11,37%

Reddito: 17.398,69 euro

Denunce per furti: 3.384,2 Firenze

Disoccupazione: 7,71%

Reddito: 19.455,14 euro

Denunce per furti: 3.345,4

Pisa

Disoccupazione: 8,52%

Reddito: 18.343,86 euro

Denunce: 3.302,8 Prato