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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

"Tempo reale e tempo della realtà". Il Museo dei Mezzi di Comunicazione collabora con gli Uffizi

La mostra "Tempo Reale e tempo della realtà", aprirà i battenti il 13 settembre 2016 nella splendida location della Galleria di Palazzo Pitti a Firenze. L'esposizione è nata dal desiderio di richiamare per la prima volta l’attenzione del pubblico...

La mostra "Tempo Reale e tempo della realtà", aprirà i battenti il 13 settembre 2016 nella splendida location della Galleria di Palazzo Pitti a Firenze. L'esposizione è nata dal desiderio di richiamare per la prima volta l’attenzione del pubblico sull’importante collezione di orologi conservata nei prestigiosi ambienti di Palazzo Pitti, attraverso una significativa scelta di tali oggetti d’arte (circa sessanta orologi selezionati da un patrimonio totale di oltre 200 esemplari, la maggior parte storicamente legati al Palazzo oppure acquisiti in seguito a donazioni per le collezioni museali), selezionati in base alla forma e destinazione d’uso ed ambientati in una suggestiva scenografia di arredi e dipinti coevi.

Il Museo dei Mezzi di Comunicazione del Comune di Arezzo è PARTNER dell'iniziativa e contribuisce con il prestito di un oggetto facente parte delle Collezioni Fausto Casi, un orologio a polvere (clessidra) di manifattura italiana risalente alla metà del XVIII secolo.

La Clessidra è stata richiesta al Museo dagli organizzatori per completare il percorso della mostra in cui si trova l'autoritratto, del medesimo secolo, del pittore Johann Zoffany, rappresentatosi in una vanitas. Il motto ars longa, vita brevis situato accanto la clessidra tenuta in mano dal soggetto è la forma perfetta di una comunicazione visiva sullo scorrere del tempo e del memento mori, a ricordo della caducità della vita (A.D.E. Delaland, Sabliers d’autrefois, France, Pulsio Sarl Paris, 2015, pp. 26,27). Questo manufatto, assieme all'ampia varietà degli esemplari esposti, permetterà al visitatore di apprezzare, sotto le diverse forme di realizzazione, una straordinaria qualità, sia dal punto di vista tecnico scientifico che da quello prettamente artistico.

Una selezione di singolari strumenti composti di due anime: il meccanismo, spesso sofisticato e complesso, e la cassa che, nata per proteggere il delicato contenuto, si è andato trasformando in vero oggetto d’arte, dotato di un valore proprio.

La mostra sarà aperta dal 13 settembre 2016 al 17 gennaio 2017.

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