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L'antenato del 3D sbarca ad Arezzo, mostra evento in San Francesco

La basilica di San Francesco ospiterà una nuova mostra. Dopo i primi due allestimenti nel 2014 e il 2015 targati Munus Mosaico - che oltre alla Cappella Bacci gestisce anche Casa Vasari e il museo archeologico Mecenate - arriva "Il Grand Tour e le...

La basilica di San Francesco ospiterà una nuova mostra. Dopo i primi due allestimenti nel 2014 e il 2015 targati Munus Mosaico - che oltre alla Cappella Bacci gestisce anche Casa Vasari e il museo archeologico Mecenate - arriva "Il Grand Tour e le origini del 3D". Una sorta di viaggio nel tempo, a cavallo tra '800 e '900, e nello spazio, tra Europa, Asia minore e Nord Africa. Un percorso costruito attraverso una particolare forma di immagine, antenata della tecnologia 3D: la stereoscopia.

Da aprile a novembre 2017

La mostra sarà inaugurata il 1° aprile e durerà fino al 1° novembre 2017, secondo lo schema consolidato delle mostre in San Francesco: la prima, "L'oro nei secoli dalla collezione Castellani", durò dal 14 aprile al 2 novembre 2014; la seconda "Le bevande coloniali. Argenti e salotti del Settecento italiano", fu inaugurata il 28 marzo 2015 e si concluse il 28 ottobre successivo.

Nel secondo anno di gestione della Basilica di San Francesco - spiega Lorenzo Soave di Munus Mosaico - Mosaico ha avviato il programma pluriennale di grandi mostre con L’oro nei secoli, che ha presentato per la prima volta in Italia i celeberrimi gioielli della collezione Castellani, custodita al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, totalizzando oltre 40mila visitatori. Nel terzo anno di gestione, Mosaico ha organizzato la seconda mostra, patrocinata da Expo 2015, intitolata Le bevande coloniali e adesso, nel quinto anno di gestione, sta organizzato la terza grande mostra, il Grand Tour e le origini del 3D, che sarà ospitata sempre nello spazio mostre della Basilica di San Francesco di Arezzo. Ci sarà una seconda sezione che troverà spazio nel museo archeologico Mecenate, un modo per cercare di portare visitatori anche laddove facciamo più fatica con gli ingressi, visto che, invece, San Francesco va benissimo.

La stereoscopia e il 3D

L'allestimento sarà composto da centinaia esempi di stereoscopia, una tecnica di realizzazione e visione di immagini, che cerca di trasmettere una illusione di tridimensionalità, simile a quella offerta generata dalla visione binoculare umana. La stereoscopia è stata inventata nel 1832 da sir Charles Wheatstone usando coppie di disegni. E' la capostipite delle moderne tecniche 3D. E' stata già proposta da Munus in Veneto, a Villa Pisani, dove "ha avuto 100mila visitatori", dice Soave. Ecco la presentazione:

Non è la solita mostra. E' un duplice viaggio: nel tempo, perché ha luogo più di cento anni fa, tra il 1860 e il 1920. E nello spazio, attraverso l'Europa e il Mediterraneo, dai fiordi norvegesi alle piramidi dell'Antico Egitto, alla scoperta di un mondo che non esiste più, dove Istanbul si chiamava Costantinopoli e a Roma si poteva assistere alle esecuzioni capitali con ghigliottina. Ed è un viaggio straordinario, in 3D: tecnica oggi diffusa al cinema e in televisione, ma inventata nella seconda metà dell'800. Allora si chiamavano stereoscopie, ma l'effetto era lo stesso: "entrare" nelle immagini, quasi a toccare con mano cose e persone, sentendosi dentro a quel luogo, in quel preciso momento.

Le esecuzioni al Circo Massimo e la foglia di fico del David

Tra le grandi particolarità in mostra, oltre alle esecuzioni al Circo Massimo, quando in Italia c'era ancora la pena di morte, c'è anche il David di Michelangelo Buonarroti con le parti intime coperte dalla celebre foglia di fico, poi rimossa.

Dal Grand Tour elitario al turismo di massa

Il nome del titolo "Grand Tour", invece, si riferisce al viaggio di formazione che i figli delle elite europee compivano per perfezionare i loro studi a partire dal XVII secolo. Un lungo viaggio che iniziava e finiva nella stessa città ma che poteva durare anni e di solito comprendeva un soggiorno in Italia. Una sorta di Erasmus (per soli ricchi) ante litteram. Il termine "turismo" d'altronde deriva da Gran Tour: inteso oggi come fenomeno di massa, ha avuto origine proprio da queste prime esperienze elitarie.

Il costo della mostra

"Sei euro per chi intende visitare soltanto l'allestimento, un prezzo maggiorato di tre euro per chi vuole abbinare mostra e Cappella Bacci. Il tandem, ci tengo a sottolinearlo - chiude Lorenzo Soave - è facoltativo. Chi vuol ammirare soltanto il ciclo della Vera Croce è libero di farlo".

Immagine della mostra tratta dal sito di Villa Pisani

@MattiaCialini

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