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Star Trek Beyond - Voto: 7

Siamo giunti al terzo capitolo della nuova linea temporale creata da J.J. Abrams & Co. all’interno del vastissimo universo di Star Trek. Nel frattempo per la strada abbiamo perso Alex Kurtzman e Damon Lindelof (per l’ultimo non necessariamente...

Siamo giunti al terzo capitolo della nuova linea temporale creata da J.J. Abrams & Co. all’interno del vastissimo universo di Star Trek.

Nel frattempo per la strada abbiamo perso Alex Kurtzman e Damon Lindelof (per l’ultimo non necessariamente un male) mentre Abrams, impegnato come era con le riprese per il rilancio di Star Wars, ha passato il timone della regia a Justin Lin, restando però insieme a Roberto Orci tra i produttori.

Il difficile compito di plasmare una storia che fondesse come sempre la serie originale con la nuova visione della saga, oltretutto giunta proprio quest’anno a festeggiare il 50esimo anniversario, è spettato a quel vulcano di idee comiche conosciuto con il nome di Simon Pegg, nonché interprete proprio del personaggio “trekeriano” Montgomery Scott.

Dopo tre anni del suo viaggio quinquennale, la nave stellare della Federazione USS Enterprise fa tappa alla stazione spaziale Yorktown.

Qui una richiesta di soccorso, proveniente dalla vicinissima nebulosa, mette nuovamente in allerta tutto l’equipaggio pronto ad unirsi per una missione di recupero.

Ben presto però tutti si accorgono di essere finiti dritti in una trappola. L’Enterprise subisce un violentissimo attacco da parte di uno sciame di navi aliene sconosciute che, in breve tempo, riducono letteralmente a pezzi la nave della Federazione. L'equipaggio sopravvissuto finisce così prigioniero del pericoloso Krall, interessato ad un antico manufatto alieno recuperato da Kirk e adesso all’interno dell’Enterprise. La scelta di mettere in cabina di regia Justin “Fast & Furious” Lin, che di capitoli del fortunato franchise automobilistico ne ha diretti quattro, ha dato in un primo momento l’impressione di essere rischiosa e azzardata. Il timore era quello di ritrovarsi principalmente con un film d’azione, tra esplosioni roboanti e cazzotti a non finire, piuttosto che con un film sullo spazio con astronavi. Al netto della visione però l’ipertrofico Lin ci pare passare tranquillamente l’esame. Se è vero che il suo Star Trek Beyond è una versione “intergalattica” di quel cinema action affine al regista taiwanese (i cazzotti volano e pure copiosi), è anche vero che in molte occasioni il suo stile registico e certe inquadrature risultano vincenti. Spesso Lin decide infatti di portare l’azione anche al di fuori delle canoniche battaglie stellari, costruendo sequenze a volte un po' troppo caotiche ma decisamente spettacolari. L’idea poi di inquadrare l’Enterprise come se fosse ripresa da telecamere attaccate al suo scafo, un pò come si fa con le piccole action cam attaccate alle auto, è tutta da gustare. Rispetto al precedente capitolo, la sceneggiatura di Simon Pegg, scritta a quattro mani con Doug Jung, ci presenta una storia dal respiro meno ampio. Abituati negli ultimi anni a saghe cinematografiche rette da storie complesse e con snodi narrativi che si intrecciano da un episodio all'altro, l’avventura scritta da Pegg, racchiusa in una dimensione molto più piccola e apparentemente priva del concetto di serialità, si riduce probabilmente ad un’avventura dalle dinamiche semplici e già ampiamente battute in passato, quasi si trattasse di una vicenda che non lascia alcun tipo di traccia per eventuali capitoli futuri.

Un ritorno, questo, più ai toni del primo capitolo di Star Trek del 2009.

Particolare che non deve essere visto necessariamente come un difetto, o comunque non del tutto. È vero che la storia risulta più semplice e meno originale, come anche il villain di turno, Krall (Idris Elba) e l’odio che prova per la Federazione, sanno di già visto, senza contare poi che l’azione a dosi massicce rischia spesso di eclissare il resto.

Il tutto però viene gestito da Lin con buona maestria, dimostrando di essere capace di muoversi con disinvoltura tra scene adrenaliniche e momenti comici scritti da Pegg. L’attore inglese inserisce tra uno scontro e l’altro battute e dinamiche tra i personaggi divertenti e spassose, con una propensione per il buddy movie apertamente dichiarata. Ad un certo punto del film si andranno infatti a creare coppie tra l’equipaggio (Kirk/Chekov, Spock/Bones e Scott con il nuovo personaggio Jaylah, impavida guerriera) rimaste isolate l’una dall’altra, dando vita a situazioni coinvolgenti necessarie a rimarcare l’importanza dell’amicizia quando non si ha una famiglia.

Un baddy movie, se vogliamo, anche fuori dal film, composto dalla strana coppia Justin Lin e Simon Pegg che dimostrano di saper unire le proprie capacità e di adattarle l’uno alle esigenze dell’altro.

Star Trek Beyond non ambisce di certo a diventare il migliore della saga o uno dei migliori nel suo genere, ma di sicuro offre un riuscito intrattenimento, sia che siate fan della saga, trekker dell’ultima ora o semplicemente appassionati di fantascienza. Voto: 7 Star Trek Beyond (USA, 2016)

Regia: Justin Lin

Sceneggiatura: Simon Pegg, Doug Jung

Cast: Idris Elba, Sofia Boutella, Zoe Saldana, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Karl Urban, Anton Yelchin

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