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Sansepolcro, presentazione del libro di Lidia Menapace

L’ANPI, Comitato Provinciale Perugia Comitato Provinciale Arezzo Sezione di Città di Castello Sezione “Bonfigli-Tomovich”Perugia Sezione di Umbertide Sezione di Sansepolcro Sezione di Sangiustino-Citerna in collaborazione anche con il Comune di...

L’ANPI, Comitato Provinciale Perugia Comitato Provinciale Arezzo Sezione di Città di Castello Sezione “Bonfigli-Tomovich”Perugia Sezione di Umbertide Sezione di Sansepolcro Sezione di Sangiustino-Citerna in collaborazione anche con il Comune di Sansepolcro presenta il prossimo venerdì 2 ottobre nella sala della Biblioteca a Palazzo Ducci del Rosso alle 18 il libro di Lidia Menapace, “Io, Partigiana” alla presenza dell’autrice, del sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani e della presidente dell’Anpi sezione di Sansepolcro Patrizia Fabrroni.

Di seguito una breve descrizione dell’autrice e del libro che troverete con il programma completo e con gli antri incontri previsti da domani anche in altri comuni nel pieghevole pdf allegato.

Il LIBRO

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

IO,PARTIGIANA fornisce «... a chi non sa e non conosce, uno squarcio di umanità, non abbellita, ma realisticamente e con semplicità raccontata» come giustamente dice Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi. Mi sentirei di consigliarlo come regalo per le giovani generazioni per introdurli ad un mondo, ad un’epoca sempre più relegata nel passato che poi non è tanto lontano e, invece, purtroppo sempre ben presente nei fatti di cronaca politica anche violenti dei nostri giorni.

Lidia Menapace,è nata nel 1924 a Novara, vive a Bolzano. Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, in questo libro racconta la sua esperienza nella Resistenza attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e collettivo.

La tessera del pane e i bombardamenti, la solidarietà tra famiglie e le fughe in bicicletta, la distribuzione dei giornali clandestini e la paura dei posti di blocco dei nazifascisti, la consegna dei messaggi in codice imparati a memoria, l’aiuto prestato a un giovane ebreo nella fuga in Svizzera, i libri sui sindacati letti di nascosto, lo studio al lume di candela durante ilcoprifuoco...

E poi, la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che ha posto le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società solidale e partecipata il qua- le, se trovò un seguito forte nella Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell’Italia.

Ma, come le scriveva in un bigliettino il generale Alexander, comandante delle forze alleate, “Lidia resisté”; e la Menapace continua ancora oggi a combattere.

Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente, corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche un pubblico di giovani.

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