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Recensione Atomica Bionda - voto 8/10

Atomica Bionda, il nuovo frenetico film di David Leitch con protagonista la sexy e letale Charlize Theron (anche produttrice), è finalmente approdato al buio delle nostre sale. Questa volta la bella attrice sudafricana sarà catapultata nella...

Atomica Bionda, il nuovo frenetico film di David Leitch con protagonista la sexy e letale Charlize Theron (anche produttrice), è finalmente approdato al buio delle nostre sale.

Questa volta la bella attrice sudafricana sarà catapultata nella Berlino del 1989, alla vigilia del crollo del Muro, nei panni di Lorraine Broughton, la più pericolosa spia al servizio della Corona britannica inviata nel continente allo scopo di indagare sulla morte di un agente sotto copertura e per ritrovare una lista scomparsa contenente tutti i nomi e le identità delle spie al lavoro nella capitale tedesca. Ad aiutarla una volta arrivata ci sarà l’ufficiale governativo David Percival (James McAvoy). I due formeranno una strana coppia unendo le proprie abilità nel tentativo di portare a termine la difficile missione in mezzo ad una polveriera fatta di rivolte sociali, controspionaggio e assassinii segreti.

Non c’è dubbio che esista un certo tipo di cinema capace di raccontare qualcosa, e di farlo pure bene, più con l’utilizzo delle immagini e del mezzo cinematografico che con la forza di una trama originale e ben scritta. Un cinema bello non tanto per quello che racconta ma per come decide di raccontarlo.

Paradossalmente capita spesso che a questo tipo di pellicole non venga data l’importanza che merita nonostante l’essenza stessa del cinematografo risieda principalmente proprio nelle immagini e sulla loro potenza.

A tal proposito mi vengono in mente due film recenti, di generi molto diversi tra loro, che possono servire da esempio: l'horror It Follows, e il post apocalittico Mad Max: Fury Road.

Il primo, autentico gioiello scritto, diretto e prodotto da David Robert Mitchell, è passato dalla bocca un pò di tutti ma al contempo criticato anche da molti proprio per la mancanza di una trama chiarificatrice.

Ma la potenza di It Follows, tra le altre cose, sta proprio in questo: in una trama semplice ma raccontata in un modo originale. Regia, montaggio e sonoro si riappropriano di un’importanza vitale nella diegesi della pellicola supportando ma soprattutto “sostituendo” un racconto narrativamente non così esplicativo.

Vale lo stesso per il capolavoro di George Miller (casualmente proprio con Charlize Theron in un ruolo particolarmente “furioso”), road movie post-apocalittico ruvido e frenetico. Due ore di inseguimenti ed esplosioni coreografati e musicati come fossero una danza. Tra scenari mozzafiato con fulmini nel bel mezzo del deserto e roboanti motori adorati come nuovi Dei, la storia lineare e i dialoghi ridotti all’osso sono contornati da sequenze destinate a restare negli annali del cinema di genere.

Tutto questo per dire che David Leitch, il regista di Atomica Bionda, conosce bene l'importanza delle immagini in movimento; insieme a Chad Stahelski (con cui ha fondato la 87Eleven per la formazione e il coordinamento degli stuntman) ha diretto infatti l’inaspettato John Wick, cinema muscolare fatto di corpi e di azione frenetica diretti magistralmente, in cui la storia - avvincente ma senza osare in quanto ad originalità - è raccontata principalmente a suon di danzanti scontri corpo a corpo o con pistola.

Così, prima di Deadpool 2 (di cui a Leitch è stata affidata la regia) e dopo aver abbandonato il seguito di John Wick lasciato a Chad Stahelski in solitaria, arriva Atomica Bionda che nel titolo originale, Atomic Blonde, gioca con l’assonanza alle parole Atomic Bomb, particolare fondamentale per capire il ritmo della pellicola, già ben calcolabile dal frenetico e ipertrofico trailer.

Il film è un concentrato di spionaggio, ferocia e sensualità.

Per prepararsi alle numerose scene d’azione e scontri corpo a corpo, girati in uniche sequenze come molti vecchi film in modo da rendere tutto più reale, la Theron, che si è ispirata proprio a John Wick per la sua parte, ha dovuto sostenere allenamenti duri e faticosi che le sono costati pure la perdita di due denti.

L’attrice infatti non ha usato controfigura ma si è cimentata in prima persona. “Gli dicevo - riferendosi al regista David Leitch - faremo finta, vero?” E David “no, in realtà scaraventerai per aria davvero grossi ceffi”.

È cinema di corpi che si picchiano, che barcollano, che sanguinano e che si fanno male sul serio quello di Atomica Bionda, tratto dalla graphic novel The Coldest City di Antony Johnston e che Kurt Johnstad, lo stesso che insieme a Zack Snyder e Michael Gordon firmarono lo script di 300, ha riadattato per la sceneggiatura.

Squadra che vince non si cambia e così dopo John Wick tornano per la bella fotografia Jonathan Sela (con più di una somiglianza proprio con il citato It Follows) e per la colonna sonora Tyler Bates, musicista, compositore e produttore discografico statunitense dietro anche alle meravigliose soundtrack del film Watchmen e di entrambi i Guardiani della Galassia.

Un mixtape di grandi hit degli anni ‘80 (già assaporato nel trailer) che vede brani di David Bowie, Queen, Depeche Mode, New Order, Eurythmics e molti altri ancora tanto che solo per le musiche, il film, varrebbe il prezzo del biglietto.

Ma come dicevamo Atomica Bionda è molto altro; cinema di genere destinato a diventare cult, con una trama - un classico dello spionaggio - apparentemente intricata e volutamente ostica, fatta di tanti personaggi e di tradimenti che finisce quasi per dimenticarsi della famosa lista, leitmotiv dell’intera vicenda. Ma quello che importa in questo tipo di cinema non è il “dove”, ma bensì il “come”.

Un viaggio fatto per immagini immersi in un’atmosfera berlinese di luci al neon, con personaggi che ricordano alcuni indimenticabili di Luc Besson come quello di Nikita. Calibrato con intense scene d’azione spezzate da momenti necessari a portare solo ad altra azione, culminanti in un magnifico piano sequenza tra le scale e le stanze di un condominio per continuare giù fino alla strada e poi in auto (con un inseguimento che non poteva che vedere coinvolto le iconiche fuoristrada Lada Niva), che è un piacere per gli occhi e che ci ricorda ancora una volta quanto un buon film, per essere tale, non ha bisogno necessariamente di una trama lineare ed originale, ma conta anche come questa si decide di raccontarla. Se poi il film in mezzo ai 115 minuti infila pure una scazzottata tra la Theron e un brutto ceffo, proiettati come ombre sullo sfondo di un cinema in cui stanno dando Stalker di Andrej Tarkovskij, non può che avere la mia totale ammirazione.

Voto: 8/10

Atomica Bionda (Atomic Blonde - Usa, action, 2017)

Regia: David Leitch

Sceneggiatura: Kurt Johnstad

Cast: Charlize Theron, James McAvoy, Sofia Boutella, John Goodman, Toby Jones, Daniel Bernhardt, Eddie Marsan, Roland Møller, James Faulkner, Jóhannes Haukur Jóhannesson

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