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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cultura

Rapahel Gualazzi, Ascanio Celestini, Bobo Rondelli: i nomi del Kilowatt festival

La quindicesima edizione di Kilowatt Festival presenta quest'anno (14 – 22 luglio) un ricco programma di teatro, danza, musica, circo contemporaneo, incontri, che faranno di Sansepolcro, ente capofila del progetto europeo Be SpectACTive, un punto...

La quindicesima edizione di Kilowatt Festival presenta quest'anno (14 – 22 luglio) un ricco programma di teatro, danza, musica, circo contemporaneo, incontri, che faranno di Sansepolcro, ente capofila del progetto europeo Be SpectACTive, un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale dal forte respiro internazionale. Tra i nomi più conosciuti al grande pubblico quelli di Ermanna Montanari, Bobo Rondelli, Ascanio Celestini, Leo Bassi, Raphael Gualazzi, Tom Struyf accanto a buona parte dell'eccellenza della scena teatrale, musicale e coreografica italiana e internazionale.

Kilowatt Festival ha ottenuto il riconoscimento EFFE 2017 – 2018 per decisione della Giuria Internazionale di EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe)

Kilowatt Festival, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta dal regista e drammaturgo Luca Ricci, realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar), con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e di numerosi sponsor locali, è un festival che negli anni è diventato un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale, un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale. Il programma della quindicesima edizione propone, dal 14 al 22 luglio, un cartellone composto da 54 spettacoli di teatro d'innovazione, danza e circo contemporaneo con 40 compagnie, delle quali 7 straniere, 18 fra prime assolute, prime, anteprime nazionali ed eventi unici nonché una significativa quantità di eventi collaterali come incontri, collaborazioni, mostre che si svolgeranno in 9 differenti luoghi di spettacolo.

Un programma ricco e variegato, che annovera fra gli ospiti Ermanna Montanari, Ascanio Celestini, Leo Bassi, Andrea Cosentino, Quotidiana.com, Tom Struyf, Displace Yourself Theatre, Raphael Gualazzi e Bobo Rondelli e che riassume, nel titolo dell’edizione 2017, “Il principio speranza", ispirato al libro omonimo del filosofo tedesco Ernst Bloch, la visione poetica del festival. I sogni, le favole, i film, gli spettacoli, mettono in moto i nostri desideri profondi e ci invitano a trasformarli nelle nostre imprese più stimolanti. La speranza non è una cosa astratta, né l’attesa vaga di qualcosa che verrà da sé: è l’impulso per iniziare a costruire concretamente ogni nuovo progetto. "Kilowatt è l’occasione che creiamo ogni anno per esprimere i desideri e le visioni di una comunità, che ritroverà se stessa quanto più tornerà a sperare. “Il principio speranza” è un invito e un augurio per il futuro: mettere l’immaginazione al posto della paura.” dichiara il direttore Luca Ricci.

Madrina del festival sarà quest'anno Ermanna Montanari, attrice e fondatrice del Teatro delle Albe, più volte insignita del Premio Ubu, alla quale saranno dedicati incontri e iniziative di approfondimento sulla sua poetica, a partire dal rito sonoro di apertura, la “Lettura pubblica Miniature Campianesi” che coinvolgerà 100 cittadini di Sansepolcro. Per tutta la durata del festival “Miniature Campianesi”, diffusione sonora di 5 minuti di poesia della stessa autrice sulla piazza centrale di Sansepolcro, sarà un evento pensato come una sorta di rito inaugurale per dare il benvenuto agli ospiti che seguiranno il festival. Ermanna sarà presente a Kilowatt anche con “Maryam”, spettacolo che narra come sia centrale, nella cultura islamica, la figura di Maria, la Madre di Gesù, ponte tra cristianesimo, islam e cultura contemporanea.

Altri due progetti speciali accompagneranno il festival coinvolgendo lo spettatore come partecipante attivo. Dopo la fortunata esperienza di “The Stranger”, che gli è valsa la menzione per la miglior regia e produzione da parte di Now Magazine - Best of the Fest torna a Kilowatt Daniele Bartolini, artista internazionale, recentemente nominato per il Telus New Comer Artist Award e vincitore del premio RBC art access fund della citta’ di Toronto. Spettacolo per 5 spettatori alla volta, “The Invisible city” è una serie teatrale interattiva episodica, in prima assoluta, che inizia in casa propria e prosegue in un mondo parallelo per 24 ore. In “Costruire è facile?” progetto in prima assoluta a cura di Simone Faloppa e David Batignani, circa venti cittadini vengono invitati a svolgere il ruolo di spettatori / assistenti di un atto scenico costruttivo a partire da uno spazio vuoto.

Da sempre attento alla creazione di reti e alle collaborazioni con altri soggetti, anche quest'anno Kilowatt ospiterà spettacoli frutto di collaborazioni progettuali, come la collaborazione con In-Box, la più importante rete nazionale per la distribuzione della scena teatrale emergente, gli spettacoli del Network Anticorpi XL, prima rete nazionale indipendente per la promozione della danza d’autore e “Opera sentimentale” allestito da Matteo Angius, Riccardo Festa e Woody Neri, spettacolo vincitore del progetto NDN / Network Drammaturgia Nuova.

Si confermano, inoltre, sia il fortunato esperimento della programmazione della spiaggia teatrale nella piazza principale della città sia l’attività dei Visionari, 31 cittadini di Sansepolcro che hanno lavorato durante l’inverno per selezionare 9 spettacoli da inserire nella programmazione. E' questa dei cittadini - spettatori attivi che scelgono alcuni spettacoli del festival la caratteristica più originale del progetto di Kilowatt e che è valsa numerosi riconoscimenti al progetto, primo fra tutti il Premio Ubu 2010.

Negli ultimi anni l'idea degli spettatori attivi si è estesa ad altre cinque città coinvolgendo circa 300 partecipanti in Italia, oltre ovviamente alla rete europea attivata con il progetto europeo “Be SpectACTive!”, finanziato all'interno del Programma Cultura “Creative Europe” dell'Unione Europea, di cui sono capofila il Comune di Sansepolcro e CapoTrave/Kilowatt. Nell'ambito di questo progetto saranno presentati “Food for Thoughts” degli inglesi Displace Yourself Theatre – prima nazionale - e “The Olympic Games” di Chiara Bersani e Marco D’Agostin. Per la programmazione riservata alla danza la giovane artista emergente italo - giapponese Masako Matsushita, presenterà, in prima assoluta, il suo nuovo spettacolo, immerso nell'atmosfera suggestiva della favola orientale. Ambiente orientale anche per la storica compagnia TPO, che con la Casa del Panda (selezione Visionari) accompagnerà adulti e bambini in un viaggio attraverso la Cina e i suoi paesaggi fatti di natura, cultura antica, tradizioni.

Fra gli spettacoli promossi dal Network Anticorpi XL presentati a Kilowatt quest'anno, oltre alla già citata Masako Matsushita, “Cosmopolitan beauty”, di Davide Valrosso, “Horizon” di Manfredi Perego, vincitore nel 2014 del Premio Equilibrio, “Tutt'uno” della compagnia Sa.Ni., (selezione Visionari), “Soggetto senza titolo” di Olimpia Fortuni (selezione Visionari),"Cheerleaders" di Collettivo Pirate Jenny.

Un programma di danza ricco e variegato per tematiche e linguaggi, a cui vanno aggiunti Francesco Marilungo, la Compagnia Dimitri – Canessa e Daria Menichetti, entrambi scelti dai Visionari, e tre diverse performances della compagnia Zaches che arricchiscono e completano il percorso di visione dell’esposizione “Wunderkammer 10. Adoratori di feticci”, ideata per celebrare i dieci anni della compagnia toscana. Novità di quest'anno il grande spazio riservato al circo contemporaneo sulla piazza principale della città, che porterà a Sansepolcro alcuni degli artisti più importanti a livello internazionale, a partire da colui che è considerato il più grande clown del mondo – lo spagnolo Leo Bassi - agli etiopi Fekat Circus, dai finlandesi Kate & Pasi ai francesi 100racines. Da lunedì 17 a sabato 22, in piazza Torre di Berta, alle ore 22:05, dopo la diffusione sonora della poesia di Ermanna Montanari, artisti circensi provenienti da tutto il mondo delizieranno e terranno con il fiato sospeso adulti e bambini sulla spiaggia di Kilowatt. Altrettanto ricca e diversificata la progammazione del teatro, che in questa edizione tocca molti temi dell'attualità sociale come la produzione del cibo degli inglesi Displace Yourself Theatre, le relazioni tra Islam e Occidente per il Teatro delle Albe, la minaccia del terrorismo del nuovo spettacolo di CapoTrave, le tensioni presenti nelle periferie urbane trattato da Ascanio Celestini, l'ecologia minacciata dalla globalizzazione nello spettacolo di Leo Bassi, le dinamiche sociali create dal sistema capitalista dei quotidiana.com, il tracciato della memoria per il belga Tom Struyf, la fuga dei migranti verso un mondo migliore per "Gli Uccelli", produzione CapoTrave nell'ambito del bando MigrArti.

Si passerà dai toni brillanti di Simone Amendola e Valerio Malorni, ai monologhi tra il tragico e il comico di Andrea Cosentino, dalla rievocazione storica della figura di Giovanna D'Arco dei Pupilunari (selezione Visionari) alle originalissime Nina’s Drag Queens, attori e danzatori che hanno trovato nel personaggio drag queen la propria chiave espressiva, fino all'immane sforzo di sopravvivere alla Grande Guerra nell'autobiografia di Vincenzo Rabito, trattata da Stefano Panzeri, al delicato dipinto sulla quotidianità contemporanea della compagnia Tempo Presente.

Si terranno a Palazzo delle Laudi, spazio di incontro del festival, gli incontri e le presentazioni di libri ed eventi.

"Acusma. Un teatro del suono" parte dalla recente pubblicazione di Enrico Pitozzi, "Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari" per approfondire il ruolo del suono e della voce nel percorso artistico di Ermanna e delle Albe. "Il velo è negli occhi di chi guarda" è invece una riflessione, assieme a Luca Doninelli, Tahar Lamri, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Silvia Moresi, Maria Nadotti, dedicata al tema centrale dello spettacolo “Maryam”, e cioè la rappresentazione dei ‘femminili’ legati all’Islam che viene fatta nell’arte e nella cultura occidentali.

“La domanda sul futuro è quella legata ai volti, a cosa ci sia da fare e da patire nel vivere faccia a faccia con il volto degli altri”. Partendo da questa riflessione del filosofo Italo Mancini, dialogheranno, nell'incontro "La domanda sul futuro", Alfredo Jacopozzi (teologo, tra i più importanti esponenti italiani per il dialogo interreligioso), Leonardo Magnani (presidente dell’Associazione Cultura della Pace) e l'autore della mostra in corso Riccardo Lorenzi. Sarà presentato venerdì 21, alle ore 16:30 il libro di Michele Pascarella "Racconti su un attore operaio. Luigi Dadina nel Teatro delle Albe" in cui, a partire dalle conversazioni avute con il protagonista e di esperienze condivise dalla fine degli anni Novanta a oggi, l'autore narra alcuni momenti della vita di Luigi Dadina.

Nuovo progetto musicale a cura di Luca Garrò "Time after time" prende spunto dal libro omonimo del critico musicale Enzo Gentile (Hoepli, 2016), che sarà presentato domenica 16 alle ore 18 presso Palazzo delle Laudi. Sulla falsariga del libro il progetto ripercorre attraverso la voce dei protagonisti - Cesare “Mac” Petricich (Negrita), Federico Poggipollini, Gianni Maroccolo, Bobo Rondelli, Andy (Bluvertigo), eventi, ricorrenze e, più in generale, l'influenza della musica pop rock sulla cultura italiana e internazionale degli ultimi cinquant'anni, evidenziandone lo sviluppo.

Momento di punta della programmazione, venerdì 14 alle ore 22:05 (piazza Torre di Berta) il concerto per piano e voce di Raphael Gualazzi, giovane cantautore e pianista vincitore della categoria giovani del Festival di Sanremo 2011 e secondo classificato all'Eurovision Song Contest. Per la sezione dedicata all'arte Kilowatt quest'anno ospita due mostre, una "Chissá com’é invece il mondo visto da te" (tutti i giorni, Chiostro del Duomo, dalle ore 10:00 alle ore 23:00) di Riccardo Lorenzi, in collaborazione con l'Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro, Ufficio Diocesano per il dialogo ecumenico ed interreligioso, ACLI –Arezzo è una mostra fotografica che ritrae i fedeli delle diverse religioni che vivono in Valtiberina e che sono state fotografate per osservare il comune orizzonte della fede che essi condividono. Prima delle differenze religiose, c’è qualcosa di comune che ci unisce.

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