rotate-mobile
Capolona

Prigionieri italiani in USA: una mostra fotografica a Capolona

Un’iniziativa per commemorare nostri concittadini, Guido Baglioni e Angiolo Ciolfi, fatti prigionieri dagli americani durante la seconda guerra mondiale e inviati nel campo di Letterkenny in Pennsylvania. Baglioni e Ciolfi, che condivisero con...

Un’iniziativa per commemorare nostri concittadini, Guido Baglioni e Angiolo Ciolfi, fatti prigionieri dagli americani durante la seconda guerra mondiale e inviati nel campo di Letterkenny in Pennsylvania. Baglioni e Ciolfi, che condivisero con molti altri italiani quella sorte, saranno ricordati sabato 21 aprile a Capolona alle 17.30 in Comune insieme ai loro familiari.

Durante la seconda guerra mondiale almeno un milione e duecentomila soldati italiani furono fatti prigionieri. Di questi la metà furono catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943; l’altra metà fu fatta prigioniera dagli Alleati e di questi 51.000 andarono negli Stati Uniti.

Oltre 1.200 prigionieri furono inviati a Camp Letterkenny, presso la cittadina di Chambersburg, in Pennsylvania. Letterkenny era un grande deposito militare, sorto agli inizi del 1942.

Tra questi prigionieri c’erano Guido Baglioni e Angiolo Ciolfi.

“Concittadini che intendiamo ricordare – dice il Sindaco di Capolona Alberto Ciolfi, nonché nipote di Angiolo – per questo il 21 aprile inaugureremo alla presenza dei parenti, una mostra fotografica per ricordare quei momenti comunque drammatici e per approfondire una pagina di storia poco conosciuta”.

I prigionieri di guerra inviati negli Stati Uniti non subirono particolari malversazioni e, almeno nel campo di Letterkenny, dopo l’armistizio, molti di loro divennero cooperanti, impegnati in varie mansioni peraltro retribuite. Dopo le ore di lavoro potevano partecipare alla vita sociale del campo e, nel fine settimana, ricevere visite.

Sabato 21 settembre ore 17,30 a Capolona ci saranno oltre al Sindaco, Alberto Ciolfi, ed ai familiari di Guido Baglioni e Angiolo Ciolfi, anche Antonio Brescianini, Presidente della Associazione per la Memoria dei Prigionieri Italiani a Letterkenny (A.M.P.I.L.) e figlio di un prigioniero internato a Letterkenny e lo storico Flavio Giovanni Conti che da anni studia l’esperienza di prigionia dei militari italiani durante la seconda guerra mondiale ed ha pubblicato vari libri sul tema presso la casa editrice Il Mulino di Bologna, nonché curatore della Mostra.

Sono stati invitati i Sindaci di comuni che hanno avuto prigionieri a Camp Letterkenny e ci aspettiamo la presenza di loro parenti.

L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione Comunale di Capolona, dall’Associazione per la Memoria dei Prigionieri Italiani a Letterkenny (A.M.P.I.L.) e dalla locale Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (A.N.C.R.) nell’ambito della ricorrenza del 25 aprile, Festa della Liberazione Nazionale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prigionieri italiani in USA: una mostra fotografica a Capolona

ArezzoNotizie è in caricamento