rotate-mobile
Cultura

Pedalando sulle orme degli elefanti in Valdarno; l'appuntamento della Fiab

Se osserviamo, dall’alto al basso, il Valdarno, da una terrazza panoramica nelle colline del Chianti o, al lato opposto, dalle pendici del Pratomagno, esso oggi appare una pianura invasa da centri abitati senza soluzione di continuità...

Se osserviamo, dall’alto al basso, il Valdarno, da una terrazza panoramica nelle colline del Chianti o, al lato opposto, dalle pendici del Pratomagno, esso oggi appare una pianura invasa da centri abitati senza soluzione di continuità, attraversata dalle più importanti infrastrutture del nostro paese.

La cicloescursione, organizzata da FIAB in collaborazione con Accademia Valdarnese del Poggio, è stata pensata per percorrere con la fantasia ed in sella ad una silenziosa bicicletta un paesaggio diverso, di alcuni milioni di anni fa, dove il silenzio, allora, era interrotto solo dal barrito degli elefanti o da potenti e vibranti urli di belve feroci.

La partenza è prevista dalla piazza del Comune di Bucine, ai bordi del lago pliocenico, attraverso la foresta pluviale, per incontrare il mammut e l’uro (l’antenato del bove), in mezzo alle sequoie e alle magnolie mentre tartarughe giganti e pesci colorati sguazzano nelle acque tiepide.

Si raggiunge, dopo pochi chilometri Campitello, e subito appare una giovane femmina di elefante (Palaeoloxodon antiquus), conosciuta come “La Giulia”, scendendo verso il fondovalle in direzione del versante del Pratomagno ecco il mastodontico (Mammuthus meridionalis), la tigre dai denti a sciabola (Homotherium crenatidens), le iene giganti (Pachycrocuta brevirostris), o il Canis etruscus, un lupo che caccia in branchi nelle savane circostanti e primo esemplare ritrovato di quella specie.

Incombenti, sopra gli escursionisti, “le Balze”, un segno evidente ed inconfondibile del paesaggio al ritiro delle acque del lago, a testimonianza della “storia” geologica del territorio.

Guglie, creste, pinnacoli e grandiosi anfiteatri di terra rossastra saluteranno al tramonto gli amici della bicicletta che si avvieranno alla visita del museo Paleontologico di Montevarchi, prevista nel pomeriggio.

PROGRAMMA

10.30 - Ritrovo Stazione Ferroviaria di Arezzo

da Arezzo il treno regionale parte alle ore 11.08 e arriva a Bucine alle 11.29

11.45 partenza dalla piazza del Comune di Bucine (per chi viene direttamente in bici, la piazza si trova sopra la stazione ferroviaria), da Bucine si prende la strada per Perelli quindi si arriva a Campitello, successivamente si scende sulla strada comunale di Caposelvi in direzione della SR 69, attraverso le piste ciclabili si raggiunge San Giovanni. Poi attraverso la strada provinciale di Botriolo si raggiunge la zona delle Balze e delle morbide colline argillose sottostanti la strada dei Setteponti e del Pratomagno.

Ore 13.30-14.30 pranzo al sacco

15.00 - Si riprende la provinciale di Botriolo per tornare a Montevarchi per la visita guidata del museo paleontologico.

Dalle ore 17.00 in poi rientro ad Arezzo e altre località di provenienza in bici o tramite treni regionali.

Informazioni logistiche. Lunghezza dell’escursione 45 Km. Percorso nel complesso di media difficoltà, con brevi tratti impegnativi in salita e in discesa. È necessaria una bici con cambio, con buone gomme e ben gonfie, una parte del tracciato è sterrato e dissestato. Indispensabile avere camere d’aria di scorta. Non occorre prenotazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pedalando sulle orme degli elefanti in Valdarno; l'appuntamento della Fiab

ArezzoNotizie è in caricamento