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Sabato, 27 Aprile 2024
Cultura

Pan - Voto: 5

La nuova rotta è tracciata: "seconda stella a destra, poi dritto fino al mattino" perchè oggi la rubrica Appuntamento al cinema ci porta direttamente sull'isola che non c'è con Pan, ultimo film di Joe Wright. E' bene però non girarci troppo...

La nuova rotta è tracciata: "seconda stella a destra, poi dritto fino al mattino" perchè oggi la rubrica Appuntamento al cinema ci porta direttamente sull'isola che non c'è con Pan, ultimo film di Joe Wright.

E' bene però non girarci troppo attorno e andare dritto al punto: su l'ultimo adattamento in casa Warner del bambino volante a non esserci non è solo l'isola del titolo, ma l'intero film.

Se l'idea di partenza era senza dubbio accattivante, ripartire dalle 'inedite origini' di Peter Pan e di Uncino, qui non ancora pirata e persino amico di Peter, è lo sviluppo dell'intera operazione a naufragare inesorabilmente. Come una maledizione che si tramanda, il personaggio leggendario creato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie nel 1902, continua al cinema a non avere tanta fortuna, persino il remida di Hollywood Steven Spielberg con il suo Hook del 1991 venne ingiustamente massacrato dalla critica.

Poco più di dieci anni dopo, precisamente nel 2003, ed ecco che tocca alla versione del regista australiano P.J. Hogan ad essere stroncata da pubblico e critica. Insommma con questi trascorsi la Warner avrebbero dovuto quantomeno considerare tutte le variabili del caso prima di affidare i 150 milioni di dollari di budget al regista inglese con un curriculm cinematografico di tutto rispetto (Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina) ma tremendamente avulso dalle dinamiche di un blockbuster di intrattenimento. E' bene comunque partire dal principio al fine di capire quali siano state le falle che hanno portato la pellicola ad abissarsi. Negli ultimi anni le mega produzioni hollywoodiane ci hanno abituato a (ri)vedere personaggi noti nell'immagginario collettivo dell'infanzia di ognuno di noi in una nuova chiave di lettura più adulta e dark, dicotomia ormai sempre più spesso abusata a parole e sempre meno nei fatti. L'intento è quello di fornire delle origini partendo proprio dai villain in modo da aprire panorami ancora sconosciuti, proprio come faceva Maleficent della Disney. Cercare di rivedere le carte in tavola dando proprio al cattivo di turno una passato fatto di buone azioni quasi a volerne redimere le nefandezze future, oltre che fornire la possibilità ad un nuovo franchise. Presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione parallela Alice nella Città, Pan stravolge così la storia originale portandoci in un orfanotrofio a Londra durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Gestito con piglio draconiano da una panciuta e luciferina suora che vende i bimbi ad un pirata volante in cambio di cibo ed oro.

Anche Peter una notte finirà tra le grinfie del pirata Barbanera che lo condurrà sull'isola che non c'è con gli altri orfani costretti a lavorare nelle miniere. Qui conoscerà James Uncino (che non ha ancora perso la mano) con il quale intraprenderà un viaggio in mezzo a sirene, fate, pirati e coccodrilli giganti.

Lo script, affidato a Jason Fuchs, non riesce a costruire personaggi ben caratterizzati e non sfrutta a dovere quelli che lo sono. Lo stesso Hugh Jackman, nei panni del truccatissimo Barbanera, risulta un cattivo carismatico talmente esagerato nei toni da subire paradossalmemnte l'effetto contrario, tanto da perdere appeal.

Tutto il fascino di un racconto avventuroso viene smorzato da dialoghi non all'altezza e un tenore in generale spesso puerile.

Assistiamo così ad un kolossal che non riesce mai ad essere epico; azione girata da chi probabilmente non ne conosce i tempi e alcune buone intuizioni, sia estetiche che narrative, sfruttate nel peggiore dei modi. Incerto persino nello scegliere a quale tipo di pubblico rivolgersi. Se l'impianto infatti sembra volersi adattare alle esigenze dei bambini, risultano allora del tutto fuori luogo alcune scelte, come una fotografia tendenzialmente cupa o l'utilizzo immotivato di una colonna sonora rock, tra tutti i Nirvana con 'Smells Like Teen Spirit' o Ramones con 'Blitzkriep Bop'. Strizzate d'occhio, queste, destinate a tutt'altra generazione di spettatori. In eugual misura però è ragionevole credere che nemmeno il pubblico dei più piccoli ne trarrà discreta soddisfazione, mancando come già accennato di ritmo avventuroso e di effetti speciali di qualità che ne sorreggano la struttura di carattere più ludico. Si ha come l'impressione per tutta la durata della pellicola che la storia prima o poi debba decollare ma purtroppo questo non avviene mai con il risultato che un racconto nato per emozionare finisca solo per annoiare tremendamente, lasciandoci una fastidiosa sensazione di chi il lavoro lo abbia quasi fatto controvoglia. Voto: 5/10

Pan (Pan - Viaggio sull'Isola che non c'è, Usa, 2015)

Regia: Joe Wright

Sceneggiatura: Jason Fuchs

Cast: Cara Delevingne, Amanda Seyfried, Hugh Jackman, Rooney Mara, Garrett Hedlund, Nonso Anozie, Paul Kaye, Levi Miller, Emerald Fennell, Bronson Webb, Spencer Wilding, Adeel Akhtar, Julian Seager, Jimmy Vee, Leni Zieglmeier Film al cinema By the Sea 5/10

Gli ultimi saranno ultimi 6.5/10

Matrimonio al sud 3/10

Premonitions 6/10

Menzione speciale:

Amici miei versione restaurata per i 40 anni 9/10

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