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Martedì, 16 Aprile 2024
Cultura

Notte dei ricercatori, venerdì eventi nel campus universitario del Pionta e in carcere

Torna anche quest’anno ad Arezzo "Bright", la grande festa europea della ricerca. Gli eventi proposti dal Dipartimento dell’Università di Siena per la "Notte dei ricercatori" saranno dedicati al tema della diversità e al ruolo della ricerca per...

Torna anche quest’anno ad Arezzo "Bright", la grande festa europea della ricerca. Gli eventi proposti dal Dipartimento dell’Università di Siena per la "Notte dei ricercatori" saranno dedicati al tema della diversità e al ruolo della ricerca per promuovere l'inclusione sociale.

Le iniziative si terranno nel campus del Pionta (viale Cittadini) e presso la casa circondariale di Arezzo (via Garibaldi). Qui il Dipartimento sta portando avanti il progetto “Filosofia in carcere”, che coinvolge alcuni detenuti. All’incontro, dalle ore 16, parteciperanno il direttore del carcere Paolo Basco e la direttrice del Dipartimento universitario Loretta Fabbri insieme ad Alessandro Fo, docente dell’Università di Siena e responsabile di numerosi progetti nelle carceri toscane sulla poesia, la fiaba e la letteratura. L’incontro, curato da Simone Zacchini, responsabile degli eventi di "Bright" ad Arezzo, si concluderà con un momento musicale al quale parteciperà anche il baritono di fama internazionale Mario Cassi.

Gli appuntamenti inizieranno al mattino nel campus del Pionta. Dalle ore 10, 30,in aula magna, si parlerà di diversità e multicultura in classe, a partire dai video sul tema prodotti da alcune scuole aretine e premiati nel marzo scorso al “Festival dell’educazione” organizzato dal Dipartimento universitario. “Di fronte agli episodi di radicalizzazione – spiega Loretta Fabbri, direttrice del Dipartimento - ci sembra importante che la ricerca universitaria si concentri sullo sviluppo di pratiche inclusive che facilitino i rapporti nei contesti multiculturali”. All’iniziativa parteciperanno studenti e professori universitari e delle scuole superiori, associazioni, cooperative sociali per approfondire il ruolo della scuola in quanto luogo educativo nel quale si possono esplorare i temi della multiculturalità e della percezione dell'altro.

Nel pomeriggio, alle ore 18, sempre al Pionta, nel teatro universitario, si affronterà invece il tema della diversità e della violenza di genere. Gli studenti della III E a indirizzo teatrale del Liceo “Colonna” di Arezzo metteranno in scena “Amore malato”, per la regia di Amina Kovacevich, spettacolo che chiuderà “La Notte dei ricercatori” ad Arezzo. La performance si basa su un testo scritto dagli alunni che offriranno l’occasione per un confronto sulle questioni di genere, della violenza sulle donne e del femminicidio. All’incontro parteciperanno anche le studentesse universitarie che hanno svolto una ricerca sul rapporto tra genere e professioni e alcune docenti e ricercatrici del Dipartimento universitario impegnate sui temi di genere.

Sempre nella giornata di “Bright”, alle ore 16 al Pionta sarà lanciato un crowdfunding per sostenere la realizzazione nel campus di alcuni servizi innovativi di supporto alla carriera universitaria degli studenti con figli. Nell'occasione, partendo da una ricerca condotta dagli stessi studenti universitari, si rifletterà su come rendere gli spazi del Dipartimento più accoglienti e funzionali a chi decide di iscriversi all’università da adulto".

Il programma dettagliato della Notte dei Ricercatori ad Arezzo è pubblicato nel sito del Dipartimento dell'Università di Siena www.dsfuci.unisi.it e su www.bright-toscana.it/arezzo

Per partecipare all’evento in carcere è necessario inviare la richiesta al professor Simone Zacchini, responsabile degli eventi della Notte dei Ricercatori ad ArezzO, all'indirizzo simone.zacchini@unisi.it.

La Notte dei Ricercatori si svolge in contemporanea in oltre 250 città di tutta Europa, grazie al supporto della Commissione europea, nell’ambito delle Azioni Marie Skłodowska-Curie, volte a favorire la carriera dei ricercatori.

In Toscana, “Bright 2017” è promosso dalla Regione e coordinato dall’Università di Siena (nella foto il rettore, Francesco Frati), con la partecipazione delle Università di Firenze, Pisa, Siena e Siena-Stranieri, delle Scuole Superiori Sant’Anna e Normale di Pisa, e dell’IMT Alti Studi Lucca, insieme al CNR (area della ricerca di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Sezione di Pisa).

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