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Mengo Music Fest: 13° edizione al via. E ad aprire ci penseranno i Fast Animals and Slow Kids

Dal 5 all'8 luglio. Nel parco di via Alfieri in zona Tortaia. E sul palco saliranno quei quattro "freghi" dei Fast Animals and Slow Kids. La tredicesima edizione del Mengo Music Fest scalda i motori e si prepara per quattro giorni di eventi...

Dal 5 all'8 luglio. Nel parco di via Alfieri in zona Tortaia.

E sul palco saliranno quei quattro "freghi" dei Fast Animals and Slow Kids.

La tredicesima edizione del Mengo Music Fest scalda i motori e si prepara per quattro giorni di eventi, ospiti e musica.

Sono ben trenta gli ospiti che andranno a comporre il cartellone dell'evento estivo più atteso per Arezzo.

I primi a dare conferma della propria presenza sono la band di Perugia Fast Animals and Slow Kids. Reduci dalla loro ultima fatica “Forse non è la felicità”, i quattro musicisti saranno uno dei nomi di punta di questa edizione. "Le novità principali - fanno sapere gli organizzatori del Mengo Music Fest - riguardano sia l'ampliamento dei partner, con importanti nuovi brand nazionali e internazionali a sostenere la manifestazione e l'ampliarsi del programma, da Mengo Cult, curata insieme a Feltrinelli Point e in collaborazione con Confcommercio agli eventi collaterali il festival, tra cui Cinema, Teatro e After party. Sabato 1 luglio infine ci sarà un'anteprima del festival in occasione della “Notte dello Shopping” e la Fiera Antiquaria di luglio. Inoltre sarà potenziato lo spazio ristorazione del festival e ci saranno alcune novità anche nel market, con nuove idee e nuove proposte. Anche nella 13° edizione del Mengo Music Fest proseguirà la collaborazione con il liceo musicale di Arezzo con cui è avviato un progetto di alternanza scuola/lavoro e circa 15 studenti del Liceo potranno affiancarsi ai musicisti e tecnici per seguire ogni aspetto della manifestazione". Qualcosa a proposito dei Fast Animals and Slow Kids I Fast Animals and Slow Kids nascono a Perugia alla fine del 2008: quattro musicisti (Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti) frequentano il liceo e suonano in band locali. Decidono di iniziare a scrivere canzoni in inglese e di provare insieme. Dopo aver tenuto qualche concerto e qualche difficoltà di percorso, scrivono i primi pezzi in italiano nel 2009, quando registrano l'EP “Questo è un cioccolatino” (To Lose La Track), stampato da Luca Benni. Nel corso del 2010 aprono i concerti di band come Zen Circus, Il Teatro degli Orrori, Futureheads e Ministri. In estate partecipano e vincono il contest di Italia Wave Love Festival come miglior gruppo emergente italiano. Dopo una lunga tournée, registrano nel febbraio 2011 il loro primo album “Cavalli”, prodotto da Andrea Appino (frontman dei toscani Zen Circus) e pubblicato dall'etichetta Iceforeveryone, di proprietà degli Zen Circus. Il disco, pubblicato nel novembre seguente, è stato registrato da Giulio Favero ed ha consentito al gruppo di farsi notare all'interno dell'ambiente indipendente musicale italiano, partecipando tra l'altro a diverse rassegne del settore. Nell'ottobre 2012, con Andrea Marmorini e Jacopo Gigliotti alla produzione, registrano al Macchione (ai confini tra Toscana ed Umbria, tra Montepulciano e Chiusi), il loro secondo disco. L'album si chiama Hýbris (pronunciato "Iubris") e viene pubblicato il 18 marzo 2013 da Woodworm (con distribuzione Audioglobe). Nel dicembre 2013 il singolo “A Cosa Ci Serve” vince il Trofeo Rockit come migliore canzone italiana secondo i lettori del sito e contestualmente risulta essere la canzone dell'anno anche secondo i redattori del magazine online. Nello stesso anno i Fast Animals And Slow Kids vincono anche il premio KeepOn “Rivelazione Live 2013” e “Hýbris “ e l'Album Italiano 2013 per i lettori di XL. Nell'aprile 2014 si conclude il tour di Hybris, registrando il numero record di ben 105 concerti in giro per l'Italia. Nel giugno dello stesso anno il gruppo ha partecipato alla decima edizione del MI AMI 2014, festival italiano dedicato alla musica indipendente; nello stesso mese ha anche suonato come band headliner allo Sherwood Festival 2014 a Padova. “Alaska”, il nuovo e quarto disco della band esce il 3 ottobre 2014 per Woodworm label, sempre sotto la produzione artistica di Andrea Marmorini e Jacopo Gigliotti. Nel Novembre di quell'anno parte un tour di circa ottanta date che registra una grande crescita della band, si registrano numerosi sold out nei più importati live club dello Stivale, nell'estate 2015 suonano in apertura dei Verdena al Postepay Rock in Roma presso l’ippodromo delle Capannelle, il 15 Agosto suonano nel prestigioso European Stage dello Sziget festival di Budapest, selezionati dal pubblico tra le migliori band italiane del 2015. Sei selezionatissime date a gennaio 2016, tutte sold out, che culminano nella data di chiusura del tour presso l'Alcatraz di Milano con 2.800 paganti, pongono il sigillo al fortunatissimo Alaska Tour. Il 3 febbraio 2017 è uscito “Forse non è la felicità”, il loro nuovo disco. “Forse non è la felicità” è il disco più complesso e audace dei Fast Animals And Slow Kids, perché nato in assoluta libertà espressiva. Energico e penetrante, acuto e talvolta feroce, sviluppa, con sorprendente continuità rispetto ai dischi precedenti, una risposta schietta alle rivoluzioni e ai disordini che la vita impone. “Forse non è la felicità” è stato anticipato dai singoli/video “Annabelle” e “Forse non è la felicità”. Dietro la composizione c'è l'obiettivo di individuare e assorbire quegli stimoli - musicali, sociali o culturali - che, pur facendo parte della nostra quotidianità, rimangono inosservati e inascoltati. Musicalmente parlando, si passa da canzoni che sembrano colonne sonore di film sulle proteste sociali in Inghilterra a pezzi basati su strutture particolari tipiche degli anni '70; si va dal morbido suono dei vecchi vinili alla svogliatezza e stanchezza delle band lo-fi di inizio anni '90. Questo tipo di contaminazione, meravigliosamente libera, si nota anche nei testi. I Fast Animals And Slow Kids hanno tradotto in musica esperienze, appunti, ricordi e sensazioni: ci sono i viaggi in macchina di notte di ritorno da un concerto, le passeggiate nel parco sotto casa, il risveglio inaspettato davanti ad un lago, le lacrime regalate allo schermo inerte di un computer, lo stupore davanti ad una quercia stanca ma imponente che sovrasta lo spettacolo del Turnagain Arm in Alaska. I Fast Animals tornano con la loro incontenibile energia, dopo lo straordinario “Alaska Tour” che si è chiuso con sei sold out e 2.800 paganti all’ultimo concerto, il 6 febbraio 2016 all’Alcatraz di Milano.

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