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L'alta moda dell'Ottocento in una collezione: preziosi abiti di due dame in mostra al Munacs

Erano giovani e accompagnavano le signore dell'alta società. Si chiamavano dame di compagnia e gli abiti di due di loro sono giunti fino a noi grazie ad una collezione speciale. Quella di Anna Graziani, originaria di Sinalunga e aretina di...

Erano giovani e accompagnavano le signore dell'alta società. Si chiamavano dame di compagnia e gli abiti di due di loro sono giunti fino a noi grazie ad una collezione speciale. Quella di Anna Graziani, originaria di Sinalunga e aretina di adozione. Custoditi per due generazioni in bauli lasciati in disparte, splendidi vestiti e accessori di fine Ottocento e inizio Novecento sono stati riscoperti e molti di loro restaurati grazie all'impegno di varie studentesse aretine. E adesso si possono ammirare al Munacs.

La storia di quegli abiti è stata scritta oltre 100 anni fa. Quando le due signorine, Settimia e Lazzerina Marignani iniziarono a lavorare per nobili famiglie - tra le quali i Tomasi, i Ruffo della Scaletta e i Guidomandri - a Napoli. Le giovani (classe 1879 e 1881) dovevano accompagnare le signore nell'altissima società e per questo dovevano essere "presentabili". Ovvero dovevano indossare abiti consoni al ruolo che avevano: vestiti a volte di seconda mano e a volte acquistati appositamente per loro. Le etichette parlano chiaro, sartorie italiane, napoletane in particolare, ma anche parigine. Insomma alta moda del tempo. Le ragazze (presumibilmente ventenni all'epoca) ogni volta che tornavano a Sinalunga lasciavano qualche abito in regalo. Ed è così che si sono riempiti i bauli della nonna della signora Graziani.

"Curiosando in casa di mia nonna - spiega la signora Graziani -, fin d piccola ho sempre respirato questo senso del bello. Da subito mi sono innamorata di questi abiti, sentivo che raccontavano qualcosa. Ho custodito tutto, poi facendo vedere alcuni tessuti alle amiche ci siamo decise di farli rivivere".

Insieme alla restauratrice di tessuti Laura Folli è stato organizzato un corso pilota con il quale le allieve del Liceo Artistico hanno restaurato ben 15 pezzi. Abiti, ma anche camicie e camicette: pregiate stoffe ridotte a volte in pessime condizioni che oggi sono tornate alla loro antica bellezza.

munacs guanti"Grazie al Munacs - spiega poi Anna - abbiamo avuto modo di far uscire questi pezzi da armadi e bauli.

Da qui è nata l'associazione "la Staffetta" per proseguire nei corsi di restauro che darà ai giovani la possibilità di avvicinarsi a questi pezzi".

La collezione della signora Graziani è una delle 22 nuove collezioni esposte da questo fine settimana al Museo del Collezionismo storico. Si tratta di raccolte vario genere, dai vecchi costumi dei Musici della Giostra del Saracino, al francobollo più antico del mondo, fino ad alcune delle medaglie commemorative più antiche d’Europa e ancora le più vecchia cartolina aretina e la più antica serie di cartoline dedicate ad Arezzo o una serie di macchine fotografiche da "spia". Il fascino della storia conservato negli oggetti viene così riproposto dietro le vetrine e come per magia conquista subito il visitatore. Inoltre il Museo hamunacs accessori presentato per la prima volta in assoluto, l’apertura della saletta delle cisterne dove sono visibili tre cisterne d’acqua piovana di epoca etrusca e, nella settimana successiva.
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