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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Lady MacBeth - voto: 8

Lady Macbeth, opera prima di William Oldroyd e prodotta da Bbc Films e da British Film Institute, a dispetto di quello che si possa pensare fermandosi solo al titolo non si ispira (almeno non in modo diretto) ad una delle tragedie più note di...

Lady Macbeth, opera prima di William Oldroyd e prodotta da Bbc Films e da British Film Institute, a dispetto di quello che si possa pensare fermandosi solo al titolo non si ispira (almeno non in modo diretto) ad una delle tragedie più note di William Shakespeare, piuttosto al racconto del 1865 Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk dello scrittore russo Nikolaj Leskov.

Questa la trama conosciuta.

“Siamo in Inghilterra. Anno 1865. Se la moda dell'epoca imprigiona la donna dentro minuscoli corsetti e pesanti crinoline, le convenzioni sociali la vogliono incatenata a un marito padrone e prepotente, senza slanci di passione o indipendenza. Abnegazione e modi compassati sono gli insegnamenti impartiti alle giovani fanciulle in età da marito, e le fondamenta solide su cui poggia un matrimonio resistente. La giovane Lady Macbeth rifiuta di vivere un'esistenza misera alle dipendenze di un marito negligente, e imbocca una strada di egoismo e violenza nel tentativo di affrancarsi dal vincolo tanto detestato. Letteralmente venduta in moglie a un uomo che non ama e per di più con il doppio dei suoi anni, la diciassettenne Katherine (Florence Pugh) inizia una relazione clandestina con un giovane stalliere. Di lì a poco la sua passione si tramuterà in amore, un amore disperato e feroce che le permetterà di ergersi al di sopra di tutto lasciandosi dietro un effluvio di omicidi e violenza.” Diciamolo subito, l’esordio di Oldroyd è un potente capolavoro di bestialità femminea, di trasformazione, di passaggio da passivo e poco più che oggetto venduto e poi abusato a spietata dark lady che tutto ottiene e tutto manovra con luciferina e gelida consapevolezza. Bravissima nella sua interpretazione, Florence Pugh (già vista nel drammatico The Falling di Carol Morley) ha il volto perfetto: quello dell’innocente. Un volto in cui spesso la macchina da presa si sofferma usando gli sguardi come parole e persino meglio di quest'ultime.

Oldroyd decide infatti di aprire e chiudere il suo film proprio con lo sguardo della protagonista: un primo piano sfuggente sugli occhi soffocati e deboli celati da un velo da sposa all’inizio, e una carrellata implacabile verso uno sguardo gelido dritto in camera alla fine.

Non abbiamo informazioni a sufficienza per capire se quell’espressione finale è dominata dalla furia e dalla rabbia cieca di una donna che ha deciso di liberarsi di chiunque si frapponga tra lei e la sua libertà di amare chi vuole, o più semplicemente lo sguardo di chi ha sofferto e continua ancora a farlo.

Al regista pare non interessi più di tanto la natura psicologica dei personaggi che si muovono in questa vicenda o quella sottile linea di confine che divide il bene e il male in quello che facciamo, ma piuttosto vuole raccontare nei 90 minuti quel passaggio da vittima a carnefice, la mutazione di Katherine verso quel lato oscuro che pare letargico ed intorpidito dentro ognuno di noi e pronto a risvegliarsi in qualsiasi momento. Oldroyd sfrutta in modo efficace tutto quello che circonda la protagonista allo scopo di ricreare quell’atmosfera morbosa e plumbea necessaria a calare lo spettatore in uno stato di costante e claustrofobica tensione.

La fotografia dai toni cromatici scuri di Ari Wegner e la natura selvaggia dalla quale Katherine pare letteralmente fagocitata in una nuova veste da predatrice, permea l’intera pellicola di un forte tono emotivo che ben si sposa con il livore della vicenda raccontata.

Lady Macbeth è un piccolo capolavoro che si muove tra i celati istinti bestiali e primordiali di cui la natura umana è fatta.

Assolutamente da vedere.

Voto: 8/10

Lady Macbeth (Regno Unito, 2016, drammatico)

Regia: William Oldroyd

Sceneggiatura: Alice Birch

Cast: Florence Pugh, Cosmo Jarvis, Paul Hilton, Naomi Ackie, Christopher Fairbank, Golda Rosheuvel, Anton Palmer Film al cinema Annabelle 2 7/10

Angoscia 7/10

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