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Lettori Selvaggi

Lettori Selvaggi

A cura di Elena Giacomin

laureata in Lettere e filosofia, indirizzo Storia dell’arte, si occupa dal 2006 di progetti interculturali e di educazione alla cittadinanza rivolti a bambini e ragazzi in collaborazione con associazioni, scuole ed enti pubblici. Nel 2013, assieme ad Anna e Barbara, ha aperto ad Arezzo la libreria specializzata per bambini e ragazzi La Casa sull’albero, di cui coordina i progetti formativi e di promozione alla lettura

Lettori Selvaggi Via San Francesco

La rivoluzione di Lora la ragazza che voleva "fare qualcosa, essere qualcuno"

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero.

La mia rivoluzione, Katherine Paterson, Mondadori

Sabato pomeriggio alle 18.30, al Centro giovani Onda d'Urto di Villa Severi, presenteremo, assieme alla traduttrice Alessandra Valtieri, La mia rivoluzione di Katherine Paterson, la cui pubblicazione vede la luce in Italia grazie alla collaborazione che Alir, la nostra Associazione delle librerie indipendenti per ragazzi, ha messo in campo con l’editore Mondadori.

Siamo a Cuba nel 1961, Lora, la tredicenne protagonista, dopo aver visto un manifesto a scuola che chiama a raccolta tutti quelli che sanno leggere e scrivere per insegnare a chi è analfabeta, decide di unirsi all'esercito di giovani che, armati di libri e matite, prendono parte alla straordinaria campagna promossa da Fidel Castro, riconosciuta dall’UNESCO e celebrata ancora oggi in tutto il mondo,.

Lora non è mai stata fuori dall’Avana ed anche se i suoi genitori continuano a tenerla sotto la loro protezione, non vuole stare con le mani in mano e soprattutto non vuole passare i prossimi due o tre anni della sua vita seduta ad aspettare di essere pronta a fare un matrimonio decente. Vuole fare qualcosa, “essere qualcuno".

Si unisce, così, alla Brigada Conrado Benitez e con grande coraggio affronta un'esperienza eccezionale che la metterà a dura prova, ma che le permetterà di affacciarsi all'età adulta, di diventare una donna consapevole ed autonoma, una cittadina forte e responsabile.

Lora decide di mettere un anno della sua vita a disposizione di una famiglia di campesinos, affronta molte difficoltà, non ultime le minacce costanti dei controrivoluzionari, ma ad attenderla c’è un universo pieno di affetti e di scoperte, che la cambieranno per sempre nel profondo.

"Nella classifica dei giorni più belli della mia vita entrò a pieno titolo anche quello della parata Vencimos, che culminò con il grande raduno a Plaza de la Revolución. Eravamo più di centomila brigadistas, forti, orgogliosi, con gli occhi rivolti al memoriale di José Martí. Quella fu la mia rivoluzione. Una rivoluzione lunga quasi un anno che cambiò profondamente la mia vita. E non solo la mia. Sento di poter dire la stessa cosa per tutti quei ragazzi che come me lasciarono la sicurezza delle loro case, le loro amate famiglie per diventare brigadistas dell'alfabetizzazione. In quei mesi trascorsi sulle montagne capii chi ero e cosa potevo fare. Non ero più una ragazzina timida e viziata di città, ma il membro di una famiglia di campesinos che mi aveva accolto e amato e mi aveva insegnato molte più cose di quante non avessi insegnate io a loro. Credo che la parole migliori per raccontare quell'esperienza straordinaria siano quelle che un giorno mi disse una compagna di squadra: “Io ho insegnato ai campesinos a leggere e scrivere. Loro mi hanno insegnato ad essere una persona.”

Abbiamo proposto la pubblicazione di questo libro perché quella di Lora e di tutti i brigadistas cubani, è un’esperienza esemplare per i ragazzi, per gli adulti e per tutti coloro che credono che la scrittura, la lettura e i libri possano essere strumenti essenziali per la formazione dei cittadini e motori di grandi rivoluzioni.

Non potevamo che scegliere di presentarlo al Centro giovani Onda d'Urto, un posto speciale, che sta aggregando un gruppo di giovani mossi dalla stessa passione civile che anima la nostra Lora, un luogo dove i ragazzi stanno facendo un'esperienza di partecipazione unica nel nostro territorio.

Il papà di Lora inizialmente non vuole lasciarla partire, a convincerlo sono le parole della nonna, l’anziana Abuela "Quel nuovo giorno, figlio mio, ha bisogno di gente nuova. E noi vecchi dobbiamo imparare dai giovani come cambiare.”

Parole sacrosante che condividiamo in pieno e invitiamo tutti coloro che abbiano voglia di dialogare con i giovani a partecipare, venerdì e sabato prossimo, ad Immagina se, una due giorni di incontri, workshop, laboratori che ha come tema l’integrazione e l’accoglienza, la valorizzazione delle differenze, il superamento del pregiudizio, la lotta alle discriminazioni e la risoluzione dei conflitti tra gli uomini e tra i popoli.

Noi porteremo il nostro punto di vista, e lo faremo a partire dai libri, ma ci metteremo anche in ascolto, pronti ad accogliere il nuovo giorno prendendoci per mano con tutti gli amici, vecchi e giovani, con cui stiamo condividendo questa straordinaria esperienza.

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