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La Maggiolata fa il pieno di pubblico: carri pronti per l'uscita in notturna

Numeri importanti per la Maggiolata edizione 80, che ha visto ieri pomeriggio il suo primo atto. Una folla impressionante di spettatori ha assistito alla uscita, peraltro molto attesa, dei carri dei 4 Rioni completamente ricoperti di fiori...

Numeri importanti per la Maggiolata edizione 80, che ha visto ieri pomeriggio il suo primo atto.

Una folla impressionante di spettatori ha assistito alla uscita, peraltro molto attesa, dei carri dei 4 Rioni completamente ricoperti di fiori (garofani, rose, gerbere, ginestre, anemoni le essenze più utilizzate), invadendo letteralmente le vie del centro storico lucignanese che da sempre costituiscono il percorso della sfilata.

Probabilmente il notevole successo di pubblico registrato ieri è dovuto anche alla presenza – come membro della Giuria che ha il compito di stilare la graduatoria di merito dei carri stessi – di Pippo Baudo. Il popolare presentatore televisivo si è concesso molto volentieri all’abbraccio affettuoso della folla, non disdegnando talora di accompagnare con qualche simpatico vocalizzo le melodie delle bande musicali o le canzoni eseguite dai gruppi folclorististici.

È giusto peraltro osservare che la Maggiolata di quest’anno si giova di una partnership d’eccezione come Coldiretti, che ha organizzato sin dal primo mattino il mercato “Campagna Amica”, ovvero un modo intelligente di promuovere la produzione agricola proveniente dalla filiera italiana con una operazione di sicura efficacia proprio per la eccellente qualità della merce esposta e venduta e per i costanti riferimenti a sacrosanti princìpi di tracciabilità.

Si tratta effettivamente di una azione finalizzata a valorizzare il lavoro dei campi e la capacità e l’inventiva del mondo agricolo in un contesto a suo modo speciale come la Maggiolata, festa che si ispira e trae origine proprio dal suo fortissimo legame con la tradizione agreste. Aggiungiamo inoltre che la presenza di tanti banchi di vendita ha dato un tocco di mondanità ad una Lucignano nell’occasione tirata a lucido per il fatidico appuntamento con la sua meravigliosa manifestazione. Si può dunque ragionevolmente affermare che la Maggiolata ha recuperato quest’anno la sua autentica dimensione di evento non solo spettacolare ma anche di fedele interprete di valori unici riconducibili al mondo della terra.

La Festa è stata naturalmente segnata dall’uscita dei carri allegorici costruiti con tanto impegno dai cantieristi dei vari Rioni. Per quello che abbiamo visto ma anche in base a valutazioni fatte dalle migliaia di spettatori accorsi a Lucignano, possiamo ribadire che il livello complessivo dei lavori eseguiti dai 4 Rioni è anche quest’anno molto alto. Sarà stato il tema scelto (“80 anni di Maggiolata”) per la realizzazione dei carri o la voglia di superarsi che pure si respira frequentando in questi giorni i popoli delle Contrade lucignanesi, sta di fatto che ognuno dei contendenti ha presentato delle proposte assolutamente interessanti e, perché no, anche molto stimolanti.

Porta San Giovanni ha privilegiato una idea di carro rigorosamente legata alla memoria storica della Festa, individuando elementi ed aspetti costruttivi che si rifanno ad una rivisitazione filologica della Maggiolata, sempre comunque nel solco sicuro della tradizione.

Porta Murata, invece, ha preferito ragionare su soluzioni che vanno a colpire l’immaginazione con una operazione di forte impatto (il mandolino) e una attenzione molto accentuata su dettagli e soluzioni affatto scontati, individuando eleganti soluzioni architettoniche.

Via dell’Amore, con una proposta concettualmente differente da tutti gli altri Rioni, ha puntato invece sul recupero di una idea della Festa che nasce e si sviluppa intorno al tema del ballo. Le due imponenti figure di contadini impegnati nella esecuzione di una danza così cara alla memoria locale come il trescone rimandano ad una sorta di messaggio positivo, intriso di una felice solare memoria.

Porta San Giusto persevera nel suo percorso di rilettura dei moduli della Festa lucignanese, interpretandone con grande forza espressiva i canoni classici non disdegnando originali proposte costruttive. La musica (la fisarmonica) e la cura evidente di taluni particolari rendono giustizia ad una concezione di evento ricco come pochi di simbolismi e allegorie.

La prima uscita ha dunque regalato emozioni e sorprese alla folla intervenuta. Siamo appena all’inizio di un cammino che già lascia intravedere nuovi suggestivi appuntamenti.

Domani sera, dalle 21,30 in poi, si replica. Questa volta, in notturna.

Sarà bellissimo ammirare di nuovo questi splendidi lavori eseguiti da 4 popoli che per mesi mettono l’anima per realizzare dei carri allegorici sempre più splendidi, nella magica sequenza di luci e ombre della lunga tiepida notte lucignanese.

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