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Il marchio "Icastica" resta al Comune di Arezzo. A Prato sarà "Icastic"

Quella che si aprirà tra due settimane nel cortile della Camera di Commercio di Prato sarà, informalmente, la quarta edizione di Icastica. Una rassegna in piccolo, per dare continuità al progetto, ma che non avrà il brand delle edizioni proposte...

Quella che si aprirà tra due settimane nel cortile della Camera di Commercio di Prato sarà, informalmente, la quarta edizione di Icastica. Una rassegna in piccolo, per dare continuità al progetto, ma che non avrà il brand delle edizioni proposte nelle estati dal 2013 al 2015 ad Arezzo. Il marchio "Icastica" è infatti rimasto nelle mani del Comune di Arezzo, pur se per il 2016 non sarà sfruttato. Un segnale per il futuro, magari nel 2017 Icastica potrebbe tornare a casa.

FOTOGALLERY: Arezzo quando c'era Icastica

Un po' d'Arezzo in trasferta a Prato

Nel frattempo la rassegna di Prato sfrutta la macchina organizzativa delle vecchie Icastica: Giuseppe Pasquale Macrì presidente del comitato scientifico, Fabio Migliorati direttore artistico, il sito internet e ci sono anche sponsor di lungo corso (il principale è l'aretina Chimet). Ma non il brand: la rassegna pratese si chiamerà "Icastic" e sarà allestita nell'ambito della riapertura del museo Pecci.

icastic

Il programma

Per chi fosse interessato, il vernissage dell'11 ottobre si avvicina: tre gli artisti coinvolti, che hanno realizzato opere specifiche in base alla location: il brasiliano André Komatsu (San Paolo, 1978), l'egiziano Moataz Nasr (Alessandria d’Egitto, 1961) e lo spagnolo Jaume Plensa (Barcellona, 1955). Il tema della rassegna è quello della frontiera ed è riassunto nella frase simbolo “Anything to declare?”, che campeggia nei tabelloni nelle dogane.

@MattiaCialini

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